Per quanto riguarda la Classicissima di primavera gli organizzatori cercano con l'Uci una data alternativa. Preoccupazione anche per il Giro d'Italia
L'inizio della stagione ciclistica continua a perdere pezzi a causa dell'epidemia di coronavirus. Dopo l'annullamento delle Strade Bianche, previste per domani a Siena, è di queste ore la decisione di alzare bandiera bianca anche per la Tirreno - Adriatico (11-17 marzo) e, soprattutto, per la Milano - Sanremo del 21 marzo. Fa male in particolare la rinuncia alla Classicissima di primavera, il primo dei cinque “monumenti” del ciclismo. Gli organizzatori della Rcs cercheranno di comune accordo con l'Unione ciclistica internazionale, di trovare una data alternativa. Impresa non facile, considerato quanto sia intasato il calendario internazionale. A questo punto, nell'ambiente delle due ruote inizia a serpeggiare una palpabile preoccupazione per quanto riguarda il Giro d'Italia. La prima delle tre corse a tappe di tre settimane, è in calendario dal 9 al 31 maggio, ma considerando l'ampiezza dell'epidemia e la sua diffusione a macchia d'olio in Italia, una cancellazione della corsa rosa non è da escludere. E se si può pensare di trovare una data sostitutiva per una gara di un giorno, per un giro di tre settimane l'impresa sarebbe assolutamente fuori discussione.