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Parkour: Kevin Delcò per la Svizzera ai Mondiali di Hiroshima

Il 29enne con origini mesolcinesi è entrato nel 2014 nel Guinness per i 50 scalini di un tempio cinese percorsi sulle mani.

Nel 2015, sulla scalinata che costeggia la funivia del Ritom (Ti-Press)
13 febbraio 2020
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Kevin Delcò, 29enne con origini mesolcinesi entrato nel Guinness per i primati strappati nella disciplina dell''handstand', rappresenterà la Svizzera ai primi campionati mondiali di parkour in programma il prossimo aprile in Giappone. Disciplina ludica e poi sportiva diffusasi nei centri urbani francesi una ventina di anni or sono, il parkour consiste nel cimentarsi in un percorso superando ostacoli con delle acrobazie. Uno sport che nella Svizzera italiana annovera, nelle svariate forme che può assumere, un campione di fama mondiale, Kevin Delcò, entrato nel Guinness dei primati nel 2014 per aver percorso sulle mani 50 scalini di un tempio cinese e poi, quattro anni dopo a Francoforte, per essersi ripetuto con un'altra prestazione d'eccezione lanciandosi a testa in giù dalla scalinata di un grattacielo, percorrendo 1202 scalini a testa in giù in meno di un'ora.

Teatro della prossima sfida: la moderna città giapponese di Hiroshima. Delcò è infatti stato scelto fra i 4 migliori "traceur" in Svizzera che andranno nel Paese del Sol Levante per disputare i campionati internazionali organizzati dalla Federazione mondiale di ginnastica (Fig) in programma il 3-4 aprile. Chi la spunterà in questi tre giorni di gare, fra i primi di categoria, avrà poi accesso ai mondiali in programma nel 2021 a Birmingham (Usa). Il 29enne, in arte Ken Minds, dovrà affrontare un percorso di 40 metri disseminato da ostacoli di vario genere su cui i concorrenti dovranno costruire le loro evoluzioni. Si distinguono discipline diverse di Parkour: Speed-run, in cui sono premiati gli otto concorrenti più veloci che si affrontano in una serie di duelli diretti, e Freestyle (detto anche freerun) dove sono valutate le loro evoluzioni su muri e barriere. Delcò gareggerà nel team "Speed run", da molti considerato il vero parkour. "Ho sognato questo momento fin dal primo giorno che ho provato il parkour", dichiara Delcò. "Non si tratta di una sfida, ma di un'esperienza da vivere fino in fondo, intensamente. Incontrerò i più grandi al mondo in questa disciplina e mi confronterò con loro, per puro piacere, e per onore".