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Rally, Ogier se ne va e Citroën dice addio al Mondiale

Sébastien Ogier annuncia la decisione di scendere dall'auto, e la casa francese si trova senza il suo pilota. 'Abbandoniamo il programma sportivo in Wrc'

Iain Cameron [cc-by-2.0]
20 novembre 2019
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In avvio di stagione aveva firmato un contratto di due anni con Citroën, spinto dal desiderio di conquistare un settimo titolo di fila, al volante oltretutto di vetture di marchi diversi, per avvicinarsi ulteriormente al record di Mister Rally, al secolo Sébastien Loeb, il pilota più titolato di sempre nel Wrc. Invece, dopo un deludente terzo posto, al termine di un Mondiale conquistato dall'estone Tänak e dalla sua Toyota, Sébastien Ogier ha infine deciso di cambiare aria. Una partenza, la sua, che mette in difficoltà il costruttore francese, costretto ad annunciare su Twitter la scelta di non partecipare alla prossima edizione del Mondiale rally. «Preso atto della decisione di Ogier di lasciare il team, Citroën ha deciso di mettere fine al suo programma sportivo nel Wrc per il 2020, trovandosi senza pilota per la nuova stagione». Si chiude così un altro capitolo  di Citroën – scuderia che vanta otto titoli costruttori e nove tra i piloti, con un primato di 102 gare vinte – nella storia del Mondiale rally, che era stato riaperto nel 2017, quando il costruttore aveva deciso di tornare a gareggiare dopo un anno d'asstenza. In quel periodo, tuttavia, il marchio parigino è riuscito a trionfare soltanto in sei delle quaranta prove a cui ha preso parte.