Il tedesco (Jumbo-Visma) e il britannico (Ineos) protagonisti di un alterco nel finale della 17ª tappa. Le squadre hanno fatto appello.
Il tedesco Tony Martin (Jumbo-Visma) e il britannico Luke Rowe (Ineos) sono stati espulsi dal Tour de France da parte della giuria dei commissari. Li hanno ritenuti colpevoli di un litigio sul finale della 17ª tappa, quella conclusasi a Gap. I due si sono presi a male parole e si sono scambiati alcuni colpi bassi (in particolare la televisione ha documentato un colpo di manubrio da parte del tedesco che ha fatto brevemente uscire di strada l'avversario, il quale ha replicato colpendo Martin al volto) ai piedi del Col del la Sentinelle, a 15 km dall'arrivo. Entrambi dovranno pagare una multa di 1000 franchi, con la perdita di 50 punti nella classifica Uci. «Dopo aver visto i video mi sembra onestamente una decisione eccessiva», ha commentato Dave Brailsford, manager della Ineos, presentatosi davanti alla stampa in compagnia di Rowe, il quale si è detto dispiaciuto di aver deluso i compagni di squadra. «Stavamo cercando di svolgere il nostro lavoro. È vero, forse siamo andati un po' oltre il limite, ma trovo la nostra esclusione molto severa. Nessuno dei due meritava una simile sanzione», ha affermato il corridore britannico.
La sentenza è stata confermata dall'Uci, come da prassi dopo il protocollo creato a seguito dell'espulsione di Peter Sagan al Tour del 2017. Le due squadre hanno annunciato di aver inoltrato ricorso e che i corridori coinvolti si sono scusati con le autorità del ciclismo, chiedendo di concedere loro una seconda possibilità . «Accettiamo tutte le sanzioni, ma per favore fateci rimanere in corsa», ha implorato Martin. Un appello che, però, ha poche possibilità di essere accolto.