Ignoti hanno compiuto danni lungo il tracciato del gran premio Swiss E-Prix che si corre domani a Berna. La gara è contestata da ambientalisti e commercianti
Vandali hanno compiuto danni lungo il tracciato del gran premio di Formula E (Swiss E-Prix) che si corre domani a Berna. I danni ammontano a 400'000 franchi. A margine di una dimostrazione autorizzata, svoltasi ieri sera contro la manifestazione sportiva, vandali hanno strappato manifesti pubblicitari, ha riferito il portavoce della polizia cantonale bernese Dominik Jäggi, in riferimento a un'informazione pubblicata sul sito del Blick. Gli inquirenti hanno avviato un'indagine. Per il momento nessuno ha inoltrato una denuncia.
Stephan Oehen, portavoce degli organizzatori, ha detto che i danni ammontano a 400'000 franchi. Per contratto le pubblicità dovranno essere reinstallate entro domani per lo svolgimento della gara. Secondo il quotidiano zurighese, gli atti vandalici hanno indotto gli organizzatori a posticipare alle 18.00 le prove per la gara, previste alle 15.00 di oggi pomeriggio. La competizione di domani non è compromessa.
Alla manifestazione di ieri sera ha partecipato un migliaio di persone: in gran parte in sella a biciclette i dimostranti hanno percorso il tracciato della gara. Lo scopo della protesta è stato di mostrare come dovrebbe in realtà essere la mobilità moderna in una città : "inclusiva, lenta ed energeticamente poco dispendiosa". Molti gli applausi dei residenti nelle zone interessate dalla gara, dove la circolazione stradale e la mobilità dei pedoni sono fortemente limitate da blocchi in cemento e palizzate.
Ma lo Swiss-E-Prix, che si svolge nel quartiere sovrastante il Parco degli orsi, di fronte alla città vecchia, non disturba solo gli abitanti della zona e le cerchie ecologiste. Forte disappunto viene manifestato anche dall'azienda dei trasporti cittadina, Bernmobil, e dai commercianti. "Non possiamo circolare come era stato pianificato", ha affermato il portavoce di Bernmobil Rolf Meyer, interrogato oggi da Der Bund. L'azienda afferma che le informazioni trasmesse dagli organizzatori sono risultate scorrette e i percorsi alternativi previsti per i bus sin da una settimana non hanno potuto essere rispettati. "Per i nostri clienti questa è insolenza", dice Meyer.
I commercianti si lamentano soprattutto perché l'accesso ai negozi è stato ostacolato durante i lavori di preparazione del tracciato, sia per la clientela che per i fornitori. Grande malumore suscita anche il lasciapassare per i residenti, redatto esclusivamente in inglese. I portatori di pacemaker sono invitati a non sostare presso i portali elettronici. Gli organizzatori escludono qualsiasi responsabilità in caso di incidenti, vietano di filmare e registrare suoni ma pretendono il diritto di fotografare le persone: "Questa è sfrontatezza", dice al giornale bernese una giurista residente nel quartiere che ha voluto mantenere l'anonimato.
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