Il consiglio comunale della città dà il via libera alla gara prevista il prossimo 22 giugno
l consiglio comunale di Berna ha di fatto dato il via libera allo svolgimento, il prossimo 22 giugno a Berna, del gran premio di Formula-E (Swiss E-Prix). Il legislativo ha infatti respinto stasera un intervento parlamentare urgente che chiedeva al Municipio di ritirare l'autorizzazione rilasciata alla corsa di auto elettriche un mese fa.
L'intervento parlamentare è stato respinto, al termine di un acceso dibattito, con 29 voti contro 25 e 10 astenuti. "Il Municipio della città prenderà sul serio le voci critiche", ha promesso il sindaco Alec von Graffenried. L'evento deve essere di alta qualità , ha aggiunto, precisando che un punto a favore di Berna è quello di avere tempo per l'organizzazione di quanto ne avesse avuto Zurigo.
La prima gara svizzera di Formula E si è svolta a Zurigo lo scorso giugno e, secondo gli organizzatori, ha attirato oltre 150mila spettatori. Il Municipio zurighese non si è più proposto per organizzare una nuova edizione nel 2019, adducendo ad altri grandi eventi in programma.
Nella città federale la manifestazione ha suscitato parecchie critiche. Ieri rappresentanti delle due formazioni della sinistra alternativa Grünes Bündnis (Gb) e Junge Alternative (Ja!) avevano presentato una petizione in questo senso, firmata da circa 1700 persone, al Municipio.
L'esecutivo cittadino (a maggioranza rosso-verde) deve ritirare questa autorizzazione, chiede la petizione, sostenendo che l'evento non è ecologico e neppure sopportabile per il quartiere dove la gara è prevista, quello sovrastante il Parco degli orsi, di fronte alla città vecchia. Il Municipio è anche criticato per aver concesso l'autorizzazione senza interpellare la popolazione.
A questo proposito il consigliere comunale Luzius Theiler del Partito verde alternativo (GaP) ha presentato nei giorni scorsi un ricorso amministrativo alla prefettura regionale per violazione del diritto di voto. Egli esige che l'esecutivo sottoponga al parlamento cittadino un credito d'impegno soggetto a referendum facoltativo: a suo avviso il Municipio sostiene a torto che la manifestazione non costerà niente alla Città .