Il Consiglio di Stato ha detto basta agli annunci in rete dei numeri da una a quattro cifre. Sulla Regione di oggi spazio anche a Manzoni e ai granata
Il programma di prevenzione Strade Sicure può contare su un numero… di targa in più. Il Consiglio di Stato, tramite una modifica di regolamento, ha dato un giro di vite alla possibilità di cedere il numero di targa di automobile tra privati. Una pratica che spesso, basta vedere gli annunci in rete, avviene dietro accordi economici che possono arrivare anche a diverse migliaia di franchi. Non è infatti più possibile farlo per i numeri con una, due, tre o quattro cifre. Per acquistare una di queste combinazioni bisognerà giocoforza passare da un’asta pubblica come avviene già da tempo per i numeri bassi, quelli più ambiti, che non sono assegnati.
“È un grido d’allarme che non può essere assolutamente ignorato” quello scritto dalle Autorità regionali di protezione, in una recente lettera indirizzata alla politica cantonale. Andrea Manna nel commento odierno invita i politici a (ri)leggere bene quella lettera, nella quale si segnalano “importanti e crescenti difficoltà che riscontriamo purtroppo quotidianamente nell’ambito dell’esecuzione dei compiti di protezione a favore di minori e adulti”.
Passando alla cronaca locale, a Lugano, tra Lugano Marittima, LongLake festival ed eventi simili, tutto si concentra tra la foce del Cassarate, lato est, e la zona limitrofa alla piazza della Riforma. Un'interrgoazione però (prima firmataria la socialista Tessa Prati) chiede che questi luoghi possano essere sempre “inclusivi e accessibili a tutti, senza creare situazioni di esclusione o privilegio”. Non solo, si chiede anche di estendere e ampliare i luoghi di ritrovo pubblico in altre zone della Città.
Nelle pagine sportive spazio a un’intervista al neopresidente del Bellinzona calcio, Brenno Martignoni Polti. Tra la soddisfazione della riconferma di tutto lo staff considerato «il fulcro di questo Acb» e l’allontanamento di Tosetti, la squadra è pronta a «ridare slancio ed energia a tutto il popolo granata».
Per concludere, nella pagina di cultura, Pietro Montorfani (responsabile della biblioteca della salita dei frati di Lugano) ci racconta il ritrovamento, nella biblioteca di Palazzo Riva di un libro di agricoltura annotato dallo scrittore Alessandro Manzoni e poi scomparso. Tra queste note appare anche «la parola ‘sugo’, la stessa che ritroviamo nel finale dei ‘Promessi sposi’, quando parla di ‘sugo della storia’».