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Il quadro ‘desolante’ dell'apprendistato in Ticino

Un sondaggio svela stress, insoddisfazione e sfruttamento. Su laRegione, oggi, anche il lavoro ridotto, una casa editrice vicina al neofascismo ed Euro24

12 luglio 2024
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Stress, scarsità di formazione e sfruttamento come manodopera a basso costo. Questo il ‘desolante’ quadro che emerge da un sondaggio del sindacato Unia sulle condizioni di lavoro degli apprendisti in Ticino. E non mancano casi di molestie sessuali, razzismo e mobbing. I controlli? Insufficienti: poco più di una persona interpellata su due rivela che l’azienda in cui lavora non è mai stata ispezionata dagli organi preposti.

Durante la pandemia di Covid-19 le indennità di lavoro ridotto hanno permesso a non poche ditte di stare a galla e di evitare licenziamenti. La risposta del Consiglio di Stato all’interrogazione depositata in maggio dal deputato del Centro Claudio Isabella rivela quali siano al momento le cifre. Per il 2024, sebbene non ancora concluso, la quota di domande accolte risulta superiore agli altri anni considerati: un segnale non certo positivo per l'economia.

Un cartellone pubblicitario e una casa editrice già condannata dall’opinione pubblica. Ecco il centro della polemica del manifesto, affisso in via Besso 68 da qualche settimana, dove si pubblicizza l’ultima uscita dell'editore Altaforte, che milita nel medesimo ambiente di CasaPound, movimento politico di matrice neofascista.

L'Inghilterra in finale a Euro 2024. ‘Concreta, brutta, raramente spettacolare. Ma la squadra di Southgate è all'ultimo atto degli Europei come i funamboli spagnoli che tanto fanno innamorare’, scrive oggi Jacopo Scarinci per la rubrica Terzo Tempo, già calato nel clima della sfida di domenica.

Il commento odierno, a cura del direttore Daniel Ritzer, si focalizza sulla ricostruzione in Vallemaggia. Una ricostruzione ‘che dovrà comprendere tutto ciò che è stato devastato. Serviranno forze, tante forze: umane e finanziarie, pubbliche e private’. Idealmente, una sorta di Piano Marshall per il Ticino.

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