Ticino

‘Si aiuti anche chi non può accedere al lavoro ridotto’

Quattro deputati del Centro chiedono sostegno anche per le categorie di lavoratori valmaggesi che sono esclusi da queste indennità, come gli indipendenti

La ricostruzione va avanti
(Ti-Press)
19 luglio 2024
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L’indennità per il lavoro ridotto sarà uno strumento fondamentale per garantire la sopravvivenza di molte attività economiche della Vallemaggia. Ma cosa ne sarà delle categorie che non hanno diritto a questa indennità? È quello che chiedono i granconsiglieri del Centro Claudio Isabella, Paolo Caroni, Alessandro Corti e Alessio Ghisla attraverso un’interrogazione indirizzata al Consiglio di Stato. “Le aziende attive e presenti nella Vallemaggia – si legge nell’atto parlamentare – possono richiedere le indennità per lavoro ridotto, a condizione che non siano già assicurate privatamente. Queste indennità coprono l’80 per cento della perdita di guadagno assicurata, ma sono valide solamente per i collaboratori”. Tuttavia, e qui arriva il tema centrale sollevato dai quattro deputati, “la Segreteria di Stato dell’economia indica come alcune categorie non abbiano diritto a queste indennità”. Si tratta del coniuge o del partner registrato del datore di lavoro occupato nell’azienda di quest’ultimo e dei lavoratori che in qualità di membri del Consiglio di amministrazione di una Sa, soci di una Sagl compartecipi finanziari o membri di un organo dirigente dell’azienda, prendono parte alle decisioni della ditta o possono esercitare un influsso considerevole. Insomma, “questo significa che gli indipendenti, i datori di lavoro e i loro parenti non possono beneficiare delle indennità per lavoro ridotto”.

Scrivono i granconsiglieri: “Come ben sappiamo, nelle Valli non ci sono grandi aziende che impiegano un gran numero di lavoratori. La maggior parte delle attività economiche sono piccole imprese familiari. Queste sono spesso società con diverse forme giuridiche, come l’impresa individuale o la società a garanzia limitata, dove il datore di lavoro è spesso anche un lavoratore. I datori di lavoro o i loro familiari rischiano quindi di trovarsi senza attività o con un’attività ridotta, magari senza auto, senza casa e, purtroppo, anche senza salario”. Al governo viene quindi chiesto se per queste categorie siano previsti degli aiuti mirati o cosa si intenda fare in loro aiuto. «Per noi è importante che ci sia uno Stato forte in un momento di difficoltà, la Vallemaggia ne ha bisogno», dichiara Claudio Isabella. «Chiediamo quindi che venga data una mano concreta alle categorie che rischiano di essere escluse dalla possibilità di ottenere le indennità per il lavoro ridotto».

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