Plebisciti, trionfi, conferme, sorprese, bocciature e ‘nuove formule’: di città in città, il ‘day after’ del voto commentato in prima pagina
Archiviata la domenica di voto, le elezioni comunali il giorno dopo, commentate in prima pagina. A partire da Lugano dove non ci sarà un nuovo sindaco, che resta Michele Foletti. Ben 827 voti distanziano l'aspirante, Marco Chiesa, eletto al Consiglio degli Stati lo scorso novembre. Era questa la novità della tornata elettorale appena conclusa. Ne scrive Alfonso Reggiani ne ‘Il panachage premia il sindaco’.
A Locarno, dove il dopo-Scherrer risponde al nome di Nicola Pini, nuovo sindaco eletto con voto plebiscitario, garante della lunghissima tradizione liberale radicale alla testa della Città. Nell'angolo i Verdi, negli ultimi tre anni rappresentati in Municipio da un Indipendente, Pierluigi Zanchi. Di arrivi e partenze, e del Centro che raddoppia, scrive Davide Martinoni in ‘Pini schiacciasassi si prende la Città’.
È ‘Un rinnovamento che arriva da lontano’ quello che ha portato all'esclusione di Giorgio Soldini dal Municipio di Bellinzona e del quale scrive Marino Molinaro. Se alle elezioni comunali di tre anni fa, a inchiesta penale in corso, in qualità di capodicastero, il problema dei 22 decessi verificatisi nella casa anziani di Sementina durante la prima ondata pandemica del 2020 non aveva condizionato più di tanto, la perdita di 5 punti percentuali aveva comunque acceso un campanello d'allarme.
In ‘Cambiare tutto per restare gli stessi’, Daniela Carugati scomoda opportunamente Tomasi di Lampedusa vedendo nel voto di Mendrisio del ‘gattopardismo’: sindaco confermato e tutti gli altri saldi al loro posto. Con una novità: Nora Jardini Croci Torti, al suo debutto nella politica mendrisiense.
Buona lettura, buon lunedì.