Newsletter

Ucraina, un anno in qualche pagina

Il 24 febbraio del 2022 la Russia invadeva l’Ucraina. Lo speciale de ‘laRegione’

24 febbraio 2023
|

"Il 24 febbraio del 2022 la Russia invadeva l’Ucraina. A un anno di distanza fatto di violenza, speranza e ipocrisia ‘laRegione’ ha deciso di pubblicare oggi uno speciale. Un dossier corposo, composto da articoli inediti e pagine di archivio che speriamo possa servire ad approfondire e ricapitolare il tema. Senza semplificare, ma senza neppure cadere nelle mistificazioni propalate per ignoranza, negazionismo ideologico o malafede". Questo uno spezzone dell’editoriale, a cura del direttore Daniel Ritzer e del vicedirettore Lorenzo Erroi, che introduce il fascicolo che abbiamo preparato per i nostri lettori.

Un fascicolo nel quale ci affidiamo a storici, studiosi di relazioni internazionali, ‘cremlinologi’ e ricercatori. Come lo storico Andrea Graziosi che, sull’ipotesi di una fine della guerra afferma che ‘un cessate il fuoco per esaustione reciproca, come quello tra le due Coree, è possibile. Ma il bisogno di vincere di Putin pare spostare molto in là nel tempo anche questo scenario, visto il prezzo di sangue che Mosca sembra ancora disposta a pagare’ oppure ancora il ricercatore Luca Lovisolo che traccia un bilancio, suddiviso in cinque punti, riguardo alle lezioni incassate dal presidente russo Vladimir Putin.

Non solo. Degne di nota sono anche le analisi fatte da giornalisti, come il nostro collega Stefano Guerra che nel suo commento ‘La Svizzera, la guerra in Ucraina e il diritto internazionale’ riflette sulla nostra neutralità svizzera e su come questa cozzi con un ‘sì’ alla riesportazione di armi al Paese ora in guerra. E non mancano i contributi degli inviati in guerra, primo fra tutti Cristiano Tinazzi da Kiev che, con i suoi intensi reportage ci permette di comprendere e capire meglio ciò che sta vivendo un popolo martoriato dal conflitto.

Un lavoro questo fatto non solo per cercare di veder meglio nella nebbia della guerra, ma anche per diradare, pur nel nostro minuscolo, la foschia della disinformazione. Buona lettura.

Leggi anche: