Oggi anche una ricerca sul benessere degli studenti della Spai di Mendrisio, un’incursione a Lugano tra milionari e bitcoin e un’intervista a Marcello Foa
Come prevedibile, con l’arrivo della stagione fredda la curva dei contagi da coronavirus è tornata a salire anche in Ticino. E se da una parte il rischio di decorsi gravi è minore rispetto al passato, dall’altra dopo due anni di latitanza sta rifacendo capolino alle nostre latitudini un’ospite che potrebbe creare qualche ulteriore problema: l’influenza. Il consiglio del medico cantonale Giorgio Merlani: «Le persone fragili si vaccinino per entrambi».
Aristotele la sapeva lunga sul tendere al bene. Anche gli "apprendisti cittadini" del Centro professionale tecnico (Cpt) di Mendrisio, però, lo hanno già intuito. È quello che emerge da una ricerca di Sheila Pongan Arrigo e Roberto Caruso, due docenti dell’istituto momò che hanno indagato il benessere dei loro allievi – interpellandone ben 486 – e l’empatia dimostrata dai colleghi.
Alfono Reggiani ci porta a "Lugano tra nuovi milionari e la giocata cripto". «Parrebbe confermato l’aumento di personaggi facoltosi», secondo Michele Foletti, in carica da un anno come sindaco: «Dal Piano B opportunità di crescita».
L’ex amministratore delegato del Corriere del Ticino e presidente della Rai Marcello Foa ha scritto un nuovo libro contro le presunte collusioni di una "rete" globale, intitolato ‘Il sistema (in)visibile. Perché non siamo più padroni del nostro destino’. Lorenzo Erroi lo ha intervistato.
Infine nel suo commento "La minaccia dell’atomica", Roberto Antonini sottolinea come «il nucleare non fu usato né in Vietnam né in Afghanistan. E non sembra una buona idea nemmeno in Ucraina, tantomeno per Putin, nonostante ciò che dice». Come dargli torto.
Buon inizio di settimana!