Su laRegione oggi: la difficile convivenza col predatore. Ostetricia e Neonatologia all’Obv non sono in discussione. La Posta di Locarno è salva
Investimenti pesanti per le protezioni per il bestiame, pastori che iniziano a scarseggiare e notti insonni: queste le difficoltà e lo stato d’animo degli allevatori ticinesi, a cui la paura del lupo e degli attacchi agli animali da reddito sta togliendo, letteralmente, il sonno. Le testimonianze nel reportage di Simonetta Caratti, che nel suo commento evidenzia poi un problema venuto a galla recentemente dopo l’attacco a due mucche nei Grigioni: le protezioni pensate e finanziate dalle autorità sono calibrate per il bestiame minuto, ma non per i bovini.
"Il mantenimento del reparto di ostetricia e neonatologia presso l’ospedale Beata Vergine di Mendrisio non è in discussione in quanto vincolato da un mandato preciso deciso dal Gran Consiglio". Parola del Consiglio di Stato, che risponde a due interrogazioni di Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani (il Centro) e da una di Claudia Crivelli Barella (I Verdi) e cofirmatari.
La Posta di Locarno è salva. Come auspicato da Municipio, Commissione centro storico, ampi spicchi di politica e anche dalla sezione Ticino della Federazione Architette e Architetti Svizzeri (Fas), il Gigante giallo ha modificato il suo progetto riguardante un cambio di destinazione d’uso dello stabile, salvaguardando, in primo luogo, l’entrata attuale (invece di due laterali) e l’organizzazione interna con l’ampio spazio centrale così come lo conosciamo.