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Sommaruga: ‘Dobbiamo puntare all’indipendenza energetica’

L’addio alla Russia, dopo quasi 17 anni, di Giovanni Savino. Trentasei anni dopo, la mitica ‘numero 10’ di Maradona torna a far parlare si sé

9 aprile 2022
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«Troppo a lungo ci siamo affidati alle importazioni di carburanti e combustibili fossili. Purtroppo, la guerra in Ucraina rende ancor più evidente quanto sia importante per la Svizzera diventare più indipendente da questo punto di vista e quanto sia centrale la questione della sicurezza dell’approvvigionamento elettrico». A dirlo è Simonetta Sommaruga, incontrata a margine del Forum innovazione Svizzera italiana organizzato dalla Supsi. L’occasione per una chiacchierata a 360 grandi con la ministra dell’ambiente su temi scottanti quali energie rinnovabili, gas e petrolio russi, guerra in Ucraina e sanzioni nei confronti di Mosca.

E un altro incontro ‘doc’ è protagonista di un altro approfondimento che trova spazio nelle pagine dell’edizione odierna. Il soggetto è Giovanni Savino, che fino a poco più di un mese fa insegnava storia all’Istituto di scienze sociali all’Accademia Presidenziale di Mosca. Fino al 3 marzo, appunto... Poi, quasi 17 anni dopo il suo arrivo in Russia, Savino ha lasciato il Paese: «La nuova legge introdotta da Putin, mirata nominalmente a sanzionare chi diffonde fake news e vilipende le forze armate, ma rivolta in realtà contro chiunque discuta liberamente dell’invasione, mi avrebbe messo a rischio: avevo da poco discusso l’argomento in classe, su richiesta dei miei studenti, e avevo chiaramente usato la definizione di guerra», racconta come preambolo alla sua lettura della situazione venutasi a creare in Russia.

Passa dalla Corsica la strada che porta al rinnovo del suo mandato all’Eliseo Emmanuel Macron. Ed è una strada resa accidentata dalla protesta montata dopo l’uccisione di Yvan Colonna. Tutt’altro che uno stinco di santo, ma cassa di risonanza ideale per dare voce al malcontento. Ne parla nel suo commento odierno Franco Zantonelli.

Posticcia o no, quella maglia ha fatto Storia. Si, quella con la ‘esse’ maiuscola. La casacca biancoceleste numero 10 indossata da Diego Armando Maradona quell’indimenticabile e indimenticato 22 giugno 1986 contro l’Inghilterrra a 36 anni di distanza continua a far parlare di sé. Ancora una volta nel bene e nel male. Scambiata a fine incontro con Steve Hodge, quel cimelio sta per essere battuto all’asta al miglior offerente. Ma ex moglie e figlie provano in dribbling disperato in zona Cesarini, affermando che quella di Hodge è la casacca indossata da Maradona nel primo tempo, non quella con cui realizzò le due famose reti che affondarono i britannici.

È online il video dell’incontro di venerdì primo aprile al Lac con Rocco Tanica. Tra estratti dall’autobiografia ‘Lo sbiancamento dell’anima’, edito da Mondadori, e racconti di vita vissuta, anche alcune ‘pillole’ pianistiche regalate dall’ex Elio e le Storie Tese al pubblico luganese, ora contenute in un nuovo episodio di ‘Generi di conforto live’.

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