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Retromarcia sulla cultura: da 5 a 30 spettatori. In 48 ore.

Il Consiglio di Stato 'precisa' con una nuova risoluzione i limiti per gli eventi culturali e sportivi. E intanto interi cartelloni sono stati già annullati.

11 novembre 2020
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Da 5 a 30 in circa 48 ore. E in retromarcia. Manovra spericolata del Consiglio di Stato, che dopo aver gettato nel panico il settore della cultura e dello sport annunciando che gli eventi si sarebbero tenuti con un massimo di 5 persone, ora 'precisa' che invece saranno 30. 'Chiarimenti sui dubbi esposti da organizzatori di eventi e attività', comunicano. I dubbi che hanno portato buona parte degli attori del settore culturale ad annullare intere stagioni di spettacoli.

Quello che non arretra ma avanza, seppure riducendo l'accelerazione, è il coronavirus: tornano sopra 300 i contagi in Ticino, mentre scendono quelli a livello svizzero ma sulla base di meno tamponi, con il tasso di positività in aumento rispetto al weekend. E crescono i morti, oltre 100 in 24 ore. Dagli esperti arriva però una minima rassicurazione: si va verso una stabilizzazione, ma serve prudenza.

Nubi fosche anche per i servizi segreti: secondo un rapporto della Delegazione delle Commissioni della gestione (DelCg) pubblicato ieri, i servizi segreti svizzeri sapevano fin dal 1993 che dietro la controversa azienda Crypto c'erano la Cia e i servizi segreti tedeschi (Bnd), che erano dunque in grado di accedere ai messaggi cifrati scambiati dalle autorità di vari Paesi che facevano capo alla ditta di Zugo. E il Consiglio federale? All'oscuro di tutto, ma avrebbe dovuto sicuramente vigilare di più.

 

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