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Zone rosse e frontalieri, Sos dal Ticino a Berna

Gobbi chiede controlli alla frontiera. Intanto da lunedì si comincia con le mascherine obbligatorie alle scuole medie. E in tutto questo, gli Usa non hanno ancora un presidente

6 novembre 2020
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Dopo l'annuncio ufficiale che Lombardia e Piemonte saranno "zona rossa", sorgono molte domande, anche sui social, dal fare la spesa ad andare a trovare i parenti fino al prendere un aereo da Malpensa o Bergamo. Abbiamo cercato di dare risposte, pratica ultimamente poco considerata, forse. E intanto anche Gobbi fa la voce grossa, chiedendo a Berna controlli su chi arriva da noi da una zona rossa, in special modo i frontalieri, per motivi lavorativi per poi andare a fare shopping o a cena, e coinvolgendo la Polizia cantonale. Per ora si parla solo di "monitoraggio", poi si vedrà. 

Intanto, dal fronte della scuola, ci si mette al riparo: da lunedì le mascherine saranno obbligatorie anche alle scuole medie, almeno fino a Natale. L'obiettivo è continuare con la scuola in presenza. Mentre intanto aumentano ancora i contagi in Ticino: ieri erano 452, 4 i decessi. In Svizzera anche ieri si andava sopra i 10'000, 62 i morti.

Intanto negli Usa non si sa ancora chi sarà il presidente. "Conta che ti passa (l'elezione)", si potrebbe dire parafrasando un noto proverbio, man mano che prosegue il conteggio dei voti con Biden avanti, nonostante il velleitario tentativo di Donald Trump di fermare le operazioni di voto. Iniziano anche i primi scontri e arresti. 

 

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