In corrispondenza dell’isola gradese di Pampagnola ritrovata un’imbarcazione mai censita prima, ‘di eccezionale importanza per l’area dell’alto Adriatico’
I Carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Udine hanno individuato un’imbarcazione di epoca romana mai censita in precedenza, in corrispondenza dell’isola gradese di Pampagnola. Si tratta di "una scoperta di eccezionale importanza storica per l’area dell’alto Adriatico", come hanno dichiarato gli esperti archeo-subacquei della Sabap Fvg e dell’ateneo udinese. Il relitto si trova a una profondità di circa 5 metri, è in maggior parte interrato ma, da quanto si è potuto appurare, è stato costruito con la tecnica detta a ‘mortasa-tenoni’.
Lo scafo sembra essere lungo 12,20 metri (ma potrebbe anche essere molto più lungo) e largo 8 metri. La scoperta è avvenuta nell’ambito del periodico controllo dei siti archeologici sommersi in un vasto specchio d’acqua tra Grado (Gorizia) e le Foci del Timavo.