Gli attacchi aprirebbero la strada “alla battaglia dell’Apocalisse in Israele”. Lo dice Pat Robertson (che sbagliò tre volte la data della fine del mondo)
Vladimir Putin "costretto" da Dio a invadere l’Ucraina con attacchi che aprirebbero la strada alla battaglia dell’Apocalisse in Israele: questa la tesi dell’anziano telepredicatore statunitense Pat Robertson, riemerso dalla pensione in una puntata del ‘700 Club’, lo show da lui condotto per 55 anni sulla Christian Broadcasting Network.
"Putin ha seguito i desideri di Dio per dare seguito a una profezia biblica", ha detto Robertson, che nel 1988 si candidò alla Casa Bianca con i repubblicani sostenuto da una coalizione di fondamentalisti bianchi e dalla destra religiosa. "Potreste dire che Putin è fuori di testa, e forse è così. Ma allo stesso tempo è stato costretto da Dio. È andato in Ucraina, ma non era questo l’obiettivo. L’obiettivo era di muoversi contro Israele", ha detto il 91enne telepredicatore, citando poi versi dal Libro di Ezechiele secondo cui le nazioni della Terra si uniranno contro Israele e suggerendo che l’Ucraina è semplicemente il "terreno preparatorio" della battaglia finale dell’Apocalisse. "Dio sta preparandosi a fare qualcosa di straordinario", ha aggiunto Robertson i cui commenti postati su Twitter hanno avuto milioni di visualizzazioni.
Non è la prima volta che il tycoon evangelico azzarda previsioni su Armageddon: nel 1980 aveva fissato la data del Giudizio universale nel 1982, e poi, nel 1990, aveva indicato per la fine dei tempi il 29 aprile 2007.
Keystone
Pat Robertson: "Dio sta preparandosi a fare qualcosa di straordinario"