Curiosità

La ‘voce’ dei fumetti spegne 126 candeline

I ‘balloon’, o ‘nuvolette’, attraverso i quali parlano Topolino, Lupo Alberto e compagnia sono nati il 16 febbraio 1896

Una ‘voce’ vecchia 126 anni
(Depositphotos)
16 febbraio 2022
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Per gli appassionati di Tex Willer, Zagor o Topolino che sia o, ancora, dei vari Lupo Alberto o Diabolik che dir si voglia, ormai è qualcosa di acquisito. Di scontato. Per chi si è avvicinato al fumetto con i personaggi citati poc’anzi, la ‘nuvoletta’ che dà loro la voce è una presenza costante. Non esiste fumetto che non ce l’abbia, a meno che il personaggio o la striscia in questione sia lasciato muto per evidente scelta dell’autore. C’è però stato un tempo, quello degli albori, in cui il fumetto era appunto muto. O, almeno, ‘parlava’ attraverso altri modi anziché affidare le sue parole (o i pensieri, se l’ellisse della nuvoletta non è regolare) a quelli che per gli americani – perché è lì che sono stati creati – chiamano ‘balloon’.

Il primo in assoluto nella storia a dotarsi dei ‘balloon’ (nonché uno dei primi a essere pubblicato a colori) è stato Yellow Kid. Ideato e realizzato da Richard Felton Outcault, celebre fumettista e illustratore statunitense nato nel 1863 e morto nel 1928, Yellow Kid fece la sua prima apparizione ufficiale il 5 maggio 1895, come supplemento del New York World. A quei tempi però, la ‘voce’ ai personaggi veniva data attraverso le loro espressioni, attraverso cartelli o quant’altro imbracciati dai protagonisti oppure ancora scrivendo i vari messaggi direttamente sulla sua sagoma.

La data della ‘rivoluzione’ è quella del 16 febbraio 1896. Esattamente 126 anni fa il fumetto iniziava la sua nuova era, nella forma in cui la conosciamo ancora oggi. Certo, con i tempi c’è ancora stata una certa evoluzione, ma la via la segnò appunto quel numero di Yellow Kid apparso il 16 febbraio 1896, in cui per la prima volta il protagonista prendeva voce attraverso la classica nuvoletta. Tanti auguri Yellow Kid, e tanti auguri fumetto!