Su OpenSea, sito specializzato in Nft. ‘Utilizzo la cripto-arte a scopo pedagogico’, ha dichiarato l’uomo. Dirigenti settore ospedaliero lo denunceranno
Un chirurgo francese ha tentato di smerciare su una piattaforma internazionale di vendite all’asta la radiografia del braccio di una donna che rimase ferita nell’assalto terroristico al Bataclan nel 2015, scatenando la rabbia dei colleghi e dei dirigenti del settore ospedaliero, che lo denunceranno alla giustizia, e dei familiari delle vittime. Secondo il sito Mediapart, il chirurgo ortopedico – piuttosto noto nell’ambiente – ha messo all’asta su OpenSea, un sito specializzato nella vendita e l’acquisto di Nft, gettoni digitali che consentono di acquisire opere d’arte sul web, la radiografia di una ferita che lui stesso aveva operato, e sulla quale si può vedere un avambraccio perforato da un proiettile di Kalashnikov.
Secondo Mediapart, la radiografia era in vendita per 2’776 dollari, pari a 2’540 franchi, ed era presentata sul profilo del chirurgo con la dicitura “Bataclan terrorist attack - November 13, 2015 - Paris, France”. Nella descrizione, il chirurgo – che opera all’ospedale europeo Georges-Pompidou che fa parte del settore pubblico parigino – precisa di essere il “creatore” e il “proprietario” della radiografia e di aver operato la giovane paziente “che ha perso il ragazzo nell’assalto” e che “aveva una frattura scomposta dell’avambraccio sinistro con un proiettile rimasto nel tessuto molle”.
Contattato da Mediapart, il medico ha affermato che utilizzava la “cripto-arte” con “uno scopo pedagogico, per interessare le persone”. Non ha chiesto né agli Ospedali di Parigi, né alla paziente alcuna autorizzazione e di questo si dice “pentito”: “Da un punto di vista etico, mi sono anch’io posto la questione... se mi volete far dire che è stato un errore, forse lo è stato. E mi è costato del denaro, è stato assolutamente stupido!”.
Su Twitter, il direttore generale degli Ospedali di Parigi, Martin Hirsch, ha espresso “indignazione” per un atto di “eccezionale gravità”. E aggiunge: “È un comportamento indegno e si scontra con la nostra concezione del servizio pubblico. Sarebbe scandaloso in qualsiasi circostanza e per qualsiasi paziente. Assume risonanza ancora più abietta nel contesto del processo in corso e visto quello che hanno dovuto sopportare le vittime di quegli attentati”.
Hirsch ha annunciato che il Consiglio nazionale dell’Ordine dei medici sarà investito della vicenda, che verrà anche segnalata alla giustizia.