VW California, in vacanza tutto l’anno

Furgone polivalente per il viaggio e la vita all’aria aperta, il California è un’icona di questa filosofia dalla lunga e solida tradizione, tra l’altro ulteriormente rivitalizzata negli ultimi anni grazie all’autentico “boom” dei veicoli da campeggio durante e a seguito della pandemia. Il mezzo firmato Volkswagen è il più diffuso, desiderato e richiesto del segmento: si è così meritato un’edizione speciale – la Last Edition protagonista del test – per celebrare la fine produzione della serie 6.1. Di cui diversi esemplari sono ancora disponibili in rete. Non si tratta però di un addio, dato che la sua evoluzione basata sul Transporter di nuova generazione è fresca di presentazione, con commercializzazione a partire dai primi mesi del prossimo anno. Stile fresco e accattivante per l’esemplare in prova, con tinta grigio scuro pastello ravvivata da finiture in nero-rosso e cerchi in lega da 18” in tinta nera. Il California 6.1 Ocean Last Edition conferma poi ottime doti di agilità e polivalenza, con lunghezza sotto i cinque metri (4,91 m) e altezza di 1,99 m: si parcheggia pressoché ovunque, lasciandosi usare al posto della vettura convenzionale.

L’allestimento camper sfrutta soluzioni altamente razionali e versatili, non a caso riprese dalla maggior parte della concorrenza. Ogni elemento si rivela ben funzionale e sempre a portata di mano, inclusi numerosi vani portaoggetti/porta bagagli, contando poi su ampie poltrone anteriori con rivestimenti di pregio. Davvero confortevoli nei trasferimenti più lunghi. Finiture molto curate in combinazione all’eccellente qualità del sistema multimediale avanzato Discover Pro contribuiscono in effetti a fare di questo California uno dei veicoli di punta del suo genere, sebbene l’età del modello si faccia comunque sentire in special modo in relazione agli ausili attivi alla guida; che non incorporano alcune delle evoluzioni di ultima generazione, come ad esempio la comoda funzionalità di arresto e ripartenza automatici per il regolatore di velocità adattivo.

Subito dietro ai sedili anteriori, la zona centrale presenta cucina e armadi lungo il lato guidatore, oltre alla panca scorrevole per due. La zona cottura dispone di svariati ripostigli, due fuochi a gas, lavandino e capiente frigorifero a pozzetto (42 litri, a compressore); il tavolo retraibile si aggancia al bordo del piano per creare la zona pranzo per quattro con la rotazione dei sedili anteriori. Più in coda rimane ampio volume utile per riporre i propri bagagli, oltre all’attacco per la doccia esterna (acqua non riscaldabile) e il bagagliaio vero e proprio: è sempre facile sistemare i propri effetti personali e le eventuali attrezzature sportive. Non mancano, infine, veranda esterna avvolgibile e tasche nel portellone per riporre le sedie pieghevoli da esterni.

Nonostante qualche stagione alle spalle, il California 6.1 tiene largamente il passo con le migliori comodità nella vita a bordo, nettamente in crescita rispetto alle generazioni precedenti. In prossimità dello specchietto retrovisore interno, uno specifico display permette infatti non solo di comandare apertura e chiusura elettriche del tetto a soffietto, monitorare e gestire la carica della batteria ausiliaria, gestire il riscaldamento autonomo a gasolio; ma anche di verificare inclinazione longitudinale e laterale del veicolo, attivare la modalità campeggio (luci esterne spente quando si apre/chiude l’auto) e selezionare le luci interne. In sosta libera la batteria ausiliaria può durare anche qualche giorno, a seconda di quanto si sfruttano frigo e altre fonti di consumo di corrente, mentre con allaccio alla rete elettrica si può sfruttare la presa 230V interna. Per il riposo notturno è senz’altro suggestivo il letto matrimoniale superiore nel soffietto rialzato, comodo anche per persone di statura elevata, così come convertire rapidamente la panca in seconda fila in un letto sempre a due piazze.

Dove il 6.1 spicca è pure nella qualità globale dell’esperienza di guida. Sul veicolo sono infatti presenti le sospensioni regolabili che, in particolare, nella modalità sportiva permettono di contenere sensibilmente i movimenti della carrozzeria: in questo modo cresce significativamente la capacità del mezzo di “digerire” le curve, aggiungendo pure un certo piacere nel disegnare le traiettorie lungo i tratti più scorrevoli. Il turbodiesel da 150 cv assicura sempre la spinta e la coppia necessarie sin dai bassi regimi, consentendo al contempo elevate medie autostradali senza sforzo; quando però invece serve piena potenza, come ad esempio in fase di sorpasso in salita, serve un po’ di pazienza. Qualche cv in più insomma non guasterebbe, anche per meglio accompagnare le doti di telaio. Motore che in ogni caso si fa apprezzare per silenziosità e rotondità di funzionamento, ben accordato al cambio automatico per un comfort complessivo di eccellente qualità. Con consumi tutto sommato contenuti, attorno a 8,5 l/100 km su percorsi misti.

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