Tutta nuova, combina look espressivo a tecnologie e contenuti di sostanza
Si può a buon diritto parlare di "colpo di spugna" per il modello Opel al centro della gamma: l’Astra resta il caposaldo della marca tedesca ma, rispetto all’ultima generazione conosciuta, tutto è cambiato. La marca di Rüsselsheim, assorbita nel 2017 da PSA e ora nell’orbita del gruppo Stellantis nel quale sono confluite PSA e FCA, mette infatti in campo l’ultima generazione del popolare modello contraddistinta da una riprogettazione davvero integrale. Partendo proprio dal pianale modulare EMP-2 di ultima generazione, in comune a diverse altre vetture dell’articolato gruppo industriale di appartenenza tra cui figurano anche Peugeot 308 e DS 4. Dal punto di vista degli ingombri, la nuova Astra cresce però soltanto di pochi millimetri, restando fedele ad una lunghezza di quasi 4,38 metri seppur a fronte di un passo leggermente più generoso. A tutto vantaggio anche dell’abitabilità interna. Nonostante la stretta parentela meccanica e progettuale sopraccitata, l’Astra conserva un "pedigree" Opel di tutto rispetto: design, arredi e persino linee di produzione sono stati tutti curati integralmente presso la storica sede centrale della Casa, in Germania.
Lo stile è particolare, declinazione del nuovo corso stilistico Opel – già anticipato dalla Mokka – che qui trova ulteriori spunti di originalità in un mix equilibrato fra modernità e citazioni del passato. Mascherina verticale di colore nero lucido, disegno dei gruppi ottici e nervatura longitudinale che contraddistingue tutto il cofano motore reinterpretano, in chiave attuale, gli stilemi della storica Opel Manta anni 70, mentre gli sbalzi ridotti, gli ampi montanti di coda, la conformazione "mossa" dei passaruota e non da ultimo la tinta a due toni con tetto a contrasto sottolineano la contemporaneità dello stile nel suo complesso.
Tecnicamente, l’Astra ultima generazione mette a disposizione unità propulsive benzina turbo, turbodiesel ed ibrida ricaricabile, tutte combinate alla trazione anteriore. Alla base dell’offerta, nonché unica proposta alimentata a "super", troviamo il compatto ma capace tre cilindri di 1.2 litri in due varianti di potenza, 110 e 130 cv: quest’ultima versione combinabile anche alla comoda trasmissione automatica a otto rapporti, come nel caso dell’auto a disposizione per questa prima presa di contatto. La soluzione a gasolio è affidata al quattro cilindri di 1.5 litri, mentre la ibrida plug-in combina l’1.6 turbo da 150 cv con una potente unità elettrica da 110 cv (potenza di sistema di 180 cv; verso fine anno affiancata dalla variante ad alte prestazioni da 225 cv).
Al volante della 1.2 T AT8, l’Astra sfoggia un solido equilibrio: molto stabile in appoggio, al tempo stesso discretamente agile nei cambi di direzione per risultare piuttosto "svelta" e gradevole da condurre anche tra le curve; ben manovrabile nello stretto, dotata di un assetto bilanciato tra comfort di assorbimento e compostezza dei movimenti della carrozzeria. Piacevole pure il rendimento della parte meccanica. Il piccolo tre cilindri offre un borbottio soffuso, leggermente sordo, ma anche una spinta elastica già da regimi modesti con un allungo consistente, a tutto vantaggio del brio di marcia senza fatica. Docile e rapido nel passaggio dei rapporti il cambio automatico. Non mancano le modalità di marcia selezionabili, tra le quali la soluzione sportiva che aggiunge maggior "peso" alla sterzata insieme ad una piacevole iniezione di reattività di motore e cambio, mentre la dotazione completa di ausili attivi alla guida aggiunge grande relax ad ogni trasferimento. Comodo e riuscito, poi, l’abitacolo, razionale ma anche suggestivo. La plancia predilige le superfici verticali ed è impreziosita dai doppi schermi da 10" per strumentazione virtuale e schermo centrale multifunzione, mentre le comode poltrone anteriori, firmate AGR, sono separate da un ampio tunnel centrale che tra i vari elementi di arredo include lo stesso cursore a scorrimento longitudinale, miniaturizzato, cui è affidato il controllo del cambio. Ampio anche lo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori, ben razionale il vano di carico con solida cubatura, variabile tra 422 e 1’339 litri sulle motorizzazioni convenzionali.
Scheda Tecnica
Motori | 3 cilindri benzina (turbo) |
Potenza | da 110 a 180 cavalli |
Trazione | Anteriore |
Cambio | Manuale o automatico a 8 rapporti |
Consumi | da 1,0 l/100 km (omologato) |
Prezzo | da 32’640 CHF |