Vivace e godibile, si adatta a ogni umore offrendo un’accoglienza di qualità
Fresca di commercializzazione, l’Astra integralmente nuova è disponibile già dal debutto anche nella variante a propulsione ibrida ricaricabile, soluzione protagonista di questo test e che si distingue per le prestazioni più scattanti attualmente in gamma. Merito della combinazione delle due fonti di spinta, la cui "base" a benzina è assicurata dal piacevole quattro cilindri turbo di 1.6 litri da 150 cv combinato a un’unità elettrica da 110 cv alloggiata all’interno del cambio. La trazione è unicamente anteriore, come per le altre versioni, mentre la trasmissione è automatica di tipo convenzionale e vanta otto rapporti per lo sfruttamento più versatile della spinta a disposizione.
La batteria al litio di sistema viene alloggiata al di sotto del vano di carico, ha una capacità di 12,4 kWh e prevede la ricarica principale da rete esterna, tramite l’apposito sportellino sulla fiancata: per la rigenerazione, la vettura tedesca mette a disposizione svariate soluzioni che vanno dalla comune presa domestica – in questo caso richiedendo circa 9 ore per il "pieno" di elettroni – fino alle colonnine pubbliche a potenza elevata, con ripristino completo ottenibile in circa 2 ore di sosta. Naturalmente, in movimento la funzione di rigenerazione in rallentamento permette di caricare parzialmente l’accumulatore, prolungandone la durata; secondo la Casa, viaggiando unicamente in modalità elettrica l’autonomia può estendersi fino a 60 km in condizioni ottimali. L’interesse di questa soluzione ibrida ricaricabile, a ogni modo, risiede soprattutto nell’impiego combinato delle due fonti energetiche, potendo sommare le risorse nell’ottica della miglior autonomia complessiva con la massima versatilità di impiego.
Al volante, il sistema ibrido mostra in effetti una taratura orientata a privilegiare la spinta elettrica quando ci si muove in città o a bassa andatura, dove il recupero di energia è massimo e dove dunque la batteria dura in assoluto di più. Se ne avvantaggia, tra l’altro, anche il relax di marcia, sotto forma della spiccata silenziosità di movimento e della risposta comunque immediata e decisa garantita anche dalla sola unità a corrente. L’1.6 turbo viene acceso quando la pressione sull’acceleratore si fa più decisa e, in generale, al crescere della velocità: il suo intervento è pressoché inavvertibile e la stessa sonorità resta sempre isolata a dovere, a tutto vantaggio del comfort di viaggio. La Astra Plug-in Hybrid è decisamente reattiva, offrendo uno scatto da fermo molto deciso e, naturalmente, variazioni dell’andatura altrettanto "robuste" anche senza essere troppo generosi con il gas: ci si trova ad adottare istintivamente un’andatura briosa e spigliata, al tempo stesso molto rilassante e "scacciapensieri". La stessa modalità sportiva risulta quasi ridondante, data la naturale prontezza di questa versione; aggiunge però un po’ più di peso e sensibilità alla sterzata e si fa comunque apprezzare in collina e tra le curve.
A bordo l’accoglienza è fresca e personale, nonché arricchita di ogni dotazione sull’allestimento di punta Swiss Premium a disposizione per la prova. Inclusi i proiettori principali IntelliLux Led adattivi con distribuzione della luce individuale, il corredo completo degli ausili attivi alla conduzione di ultima generazione e la proiezione delle informazioni principali sul parabrezza (head-up display). Ben strutturata e personalizzabile la posizione di guida, con poltrone anteriori ampie e ben sostenute, progettate con la collaborazione dello specialista Agr, e piacevole il rivestimento in Alcantara. La plancia è altrettanto coinvolgente grazie ai due schermi da 10" ciascuno per cruscotto e sistema multifunzione leggermente orientati verso il conducente, mentre il tunnel centrale è piuttosto ampio e rialzato: qui trova posto anche il cursore miniaturizzato per l’innesto del cambio automatico. Soddisfa anche la sistemazione posteriore, grazie a sedute comode, ben distanziate dagli schienali in prima fila e corredate di bocchette di aerazione dedicate. Un po’ sottotono, invece, la capacità del bagagliaio, che sulla Hybrid perde il vano sotto il piano di appoggio principale: la cubatura standard scende a 352 litri, rispetto ai 422 litri delle motorizzazioni convenzionali.
Modello | Opel Astra 5P |
Versione | Plug-in Hybrid Swiss Premium |
Motore | Ibrido plug-in con motore 1.6 benzina turbo e 1 unità elettrica |
Potenza, coppia | 180 cv, 360 Nm |
Trazione | Anteriore |
Cambio | Automatico a otto rapporti |
Massa a vuoto | 1’678 kg |
0-100 km/h | 7,6 secondi |
Velocità massima | 225 km/h |
Consumo medio | 1,0-1,3 l/100km + 14,3–16,0 kWh/100 km (omologato) |
Prezzo | 47’670 CHF |