Lievi ritocchi per la compatta da città e non solo. Elastico il 1.2 con sistema ibrido leggero
Compatto è bello e si addice alle forme spigliate ed originali che da sempre accompagnano la Ignis: cittadina tuttofare con vocazione Suv – tanto più nelle varianti dotate di trazione integrale – giunta quest’anno all’aggiornamento di metà carriera. Poche le modifiche estetiche, tra cui si segnalano mascherina e paraurti lievemente ritoccati, restando invece immutati i tratti più significativi della vettura che si accontenta di appena 3,7 metri di ingombro longitudinale: restano d’attualità le linee tese, i passaruota allargati e il solido montante posteriore che si allarga verso la base nella zona della linea di cintura, dettaglio che aggiunge carattere all’insieme pur togliendo qualcosa alla visibilità posteriore-laterale. L’altezza da terra di 18 cm è quella che autorizza il mezzo giapponese ad interpretare più ruoli, anche al di fuori dalla realtà strettamente cittadina, permettendo di affrontare anche qualche strada più irregolare del normale, mentre dimensioni e maneggevolezza restano in ogni caso ideali per muoversi negli spazi più ristretti complice la larghezza contenuta in 1,69 metri.
Ci sono evoluzioni anche nel comparto meccanico: il 1.2 benzina aspirato è rinnovato, con cilindrata appena ridotta rispetto all’unità precedente – sempre quattro cilindri in linea – e caratteristiche di erogazione che a fronte di una lieve perdita prestazionale aggiungono però maggior elasticità, con la stessa coppia appena inferiore ma erogata ad un regime nettamente più basso. Inoltre, l’apporto della soluzione ibrida leggera con motorino di avviamento-generatore è stato esteso grazie alla batteria al litio potenziata da 3 a 10 Ah, con aiuto nella spinta a basso regime in grado di influenzare maggiormente il contenimento dei consumi, oltre all’elasticità di risposta all’acceleratore.
Sulla vettura di test si fa inoltre apprezzare la presenza del cambio automatico a variazione continua, opzione alternativa alla scelta della trazione 4x4 che a bordo della Ignis aggiunge più dolcezza e relax di marcia ad un’andatura che può essere anche briosa ma certamente non sportiva. Inoltre, in autostrada il CVT ha il pregio di allungare il più possibile il rapporto, contenendo con efficacia il rombo del motore; ne guadagna la facilità di conversazione a bordo, pur restando piuttosto avvertibili in special modo i fruscii di rotolamento degli pneumatici. La guida è quella di sempre, semplice e intuitiva che di più non si può: la Ignis si muove agile e composta, con movimenti contenuti del corpo vettura ed una sterzata docile per peso e raggio di volta. Con consumi nel complesso soddisfacenti, seppur senza raggiungere alcun record di percorrenza: su percorso misto abbiamo registrato medie attorno ai 6,5 l/100 km, che tendono a salire se si sfrutta la vettura più intensamente su tratti a percorrenza veloce.
A bordo si respira una certa “freschezza”, grazie agli interventi inclusi nell’ammodernamento del modello. Non cambia l’arredo, semplice e funzionale per stile e impiego dei materiali (economici ma gradevoli), ma ora prevalgono tonalità più scure combinate a tessuti inediti di rivestimento. L’abitabilità, come già in passato, resta per sole quattro persone, con dotazione di spazio sufficiente anche in caso di qualche trasferta più estesa; la sistemazione è privilegiata davanti, dove le poltrone di buona fattura e correttamente dimensionate permettono un’accoglienza confortevole – manca giusto la regolazione in profondità del volante per completare la personalizzazione della postura preferita –, mentre dietro la libertà di movimento per le gambe è “giusta” ma accettabile considerata la lunghezza contenuta. Non mancano piccoli e grandi vani portaoggetti, mentre alla strumentazione mista analogica e digitale (il display multifunzione mostra anche i flussi di energia del sistema ibrido leggero) si aggiunge lo schermo centrale a sfioramento da 7 pollici, con grafica di qualità discreta. Valida la cubatura del vano di carico (260-360/514 litri), che può essere ampliabile sia abbattendo (anche parzialmente) il divano posteriore ma anche facendolo scorrere in avanti fino a ridosso degli schienali anteriori.
Modello | Suzuki Ignis |
Versione | 1.2 Compact Top Hybrid CVT |
Motore | 4 cilindri, benzina, 1.2 litri con sistema micro-ibrido |
Potenza, coppia | 83 cv, 107 Nm |
Trazione | Anteriore |
Cambio | Automatico a variazione continua |
Massa a vuoto | 965 kg |
Velocità massima | 170 km/h |
Consumo medio | 5,5 l/100 km (omologato) |
Prezzo | 22'490 CHF |