Auto e moto

Evoluzione raffinata

Abbiamo testato la nuova Aprilia Shiver 900, una naked di qualità che nel corso degli anni è stata affinata con maestria dai tecnici della casa di Noale

La ciclistica di casa Aprilia è sempre una garanzia nel trasmettere grande piacere di guida
23 luglio 2018
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Nel marzo 2007 Aprilia presentava la prima versione della Shiver 750, una naked dal look “muscoloso” con tutti gli elementi meccanici e ciclistici che allora erano una peculiarità di una nuda con attitudini sportive. Portava dentro di sé una novità tecnica, che poi è stata adottata da altre case costruttrici: il sistema elettronico di gestione dell’acceleratore, meglio conosciuto come Ride-By-Wire.
La nuova Aprilia Shiver 900 è stata presentata lo scorso anno, al primo colpo d’occhio i cambiamenti sembrano pochi o meglio poco visibili, ritocchi mirati ai lati del serbatoio e della sella, terminali di scarico ora tondeggianti, nuovo parafango e strumentazione.

Propulsore:
cresce soprattutto la coppia
Uno dei principali cambiamenti sta nel motore. La maggiore cilindrata è stata ottenuta lavorando sulla corsa e non sull’alesaggio, passando da 749,9 a 896,1 cc e al passaggio da Euro3 a Euro4. La potenza massima è rimasta invariata rispetto alla precedente versione da 750 cc: la Shiver 900, infatti, conferma i 95 CV a 8.750 giri, mentre è cresciuto il valore di coppia massima, 90 Nm a 6.500 giri, contro gli 80,9 Nm a 7.000 giri della vecchia Shiver 750.

Elettronica e ciclistica riviste
La nuova Shiver adotta una inedita centralina Marelli 7SM che ha permesso l’introduzione del controllo di trazione (3 livelli e disinseribile) che va ad affiancare le 3 mappe del propulsore (Sport, Touring e Rain) già presenti nel precedente modello.
Anche la ciclistica monta nuovi componenti, dai cerchi a tre razze (esteticamente più moderni e leggeri) alla forcella a steli rovesciati da 41 mm regolabile nel precarico molla e nell’idraulica in estensione, più leggera e con una maggiore escursione ed efficacia rispetto alla forcella della vecchia Shiver (da 43 mm non regolabile).

In sella
A distanza di molti anni in casa Aprilia sono riusciti a evolvere in modo raffinato la Shiver senza snaturare e stravolgere il progetto originale. Ricordiamo ancora la presentazione della vecchia Shiver 750 a Nizza nel maggio 2010 con il test lungo la bella e tortuosa Rue de Napoleon.
Una volta in sella ci si ritrova nuovamente ad “abbracciare” il manubrio largo, alla giusta distanza dalla sella però con le pedane più alte rispetto al precedente modello per offrire una maggiore luce a terra, ne deriva una posizione di guida naturale e rilassante che invoglia a percorrere chilometri senza accusare troppa fatica. I punti di forza della nuova Shiver sono il propulsore perché dispone di un’ottima coppia già ai bassi regimi e di un’erogazione in allungo lineare.
La ciclistica, in perfetto stile Aprilia, non è da meno, è comunicativa con un avantreno solido che trasmette al conducente quello che “accade” sotto la ruota anteriore. Queste peculiarità rendono la Shiver molto appagante da guidare perché è precisa nel disegnare le traiettorie impostate, sia nel dare il giusto sostegno nelle frenate più decise grazie a un impianto frenante potente e ben modulabile.
Le mappature del motore (già presenti sulla vecchia Shiver) sono state decisamente affinate, ricordiamo che allora la mappatura Sport risultava nervosa nell’erogazione quindi la Touring si era rivelata quella più gestibile. Sul nuovo modello la fluidità della mappa Sport è decisamente migliorata perché si percepisce meno l’effetto on-off nell’apertura e chiusura dell’acceleratore.
Per apprezzare pienamente le qualità dinamiche di questa naked non c’è niente di meglio che un bel passo di montagna, il suo habitat naturale.
La ciclistica rigorosa e il propulsore performante della nuova Shiver richiede già una certa esperienza di guida, oggi sul mercato troviamo sicuramente delle naked più facili e intuitive per i neofiti.
Pregi tanti, e difetti? Nelle manovre da fermi si accusa un po’ di mancanza di raggio di sterzata, mentre il cambio è un po’ “legnoso” negli innesti, dettagli se pensiamo al puro piacere di guida che questa moto può trasmettere.
Il prezzo di acquisto contenuto rende la Shiver 900 ancora più attrattiva, come la sua nutrita gamma di accessori per renderla più sportiva o più votata al turismo.

Scheda Tecnica

MotoreBicilindrico V90 gradi, 4 tempi
raffreddato a liquido
Cilindrata896,1 cc
Potenza max70 kW/95,2 CV a 8.750 giri/min
Coppia max90 Nm a 6.500 giri/min
Sospensione anterioreForcella upside-down, regolabile
nel freno idraulico estensione e precarico molla. Escursione 130 mm
Sospensione posterioreForcellone in lega di alluminio.
ammortizzatore idraulico regolabile in estensione e precarico molla. Escursione 130 mm
Freno anterioreDoppio disco flottante da 320 mm
Pinze radiali a quattro pistoncini
Freno posteriorePinza a singolo pistoncino
Sistema ABS Continental a due canali
Prezzo10’655 franchi
Fornibile nei colori, bianco
e grigio Silver