Siamo in Andalusia (Spagna) per la presentazione della nuovissima Honda CB1000R. La nuova naked di casa Honda fa cura dimagrante, perde 12 kg di peso e guadagna 20 cv di forza nel motore.
La Honda vuole recitare un ruolo da pioniera nel segmento Naked sportivo, di riflesso inventa una nuova filosofia costruttiva denominata “Neo Sport Café”.
Negli ultimi anni le aspettative dei motociclisti sono molto cambiate, anche nel segmento Naked i clienti sono sempre più esigenti dal punto di vista stilistico, per questo la nuova CB 1000 è stata completamente riprogettata. Non basta più solo l’aumento delle prestazioni, la gente vuole “vivere” con il proprio mezzo emozioni di guida sì, ma anche sentirsi parte integrante di un’identità unica. Per ottenere tutto questo i progettisti si sono concentrati nello sviluppo di una moto particolare, capace di reinterpretare in modo moderno lo stile “café racer”, insomma è stato ricercato il connubio perfetto tra tecnologia e personalità.
Caratteristiche principali
Nuovo telaio monotrave superiore in acciaio e sospensioni showa regolabili. Motore a 4 cilindri in linea da 998 cc dotato di acceleratore throttle by wire con la possibilità di impostare 4 Riding Mode, Rain-Standard-Sport-User.
Il Riding Mode USER consente al conducente di personalizzare una modalità di guida. Sono presenti 3 livelli di erogazione potenza (P), freno motore (EB) e controllo di trazione (T), quest’ultimo disattivabile. La frizione è dotata di antisaltellamento. L’impianto luci è full-Led e la strumentazione è tutta digitale.
Il test si è svolto principalmente in strada
Gli organizzatori ci hanno anche concesso una puntatina sul circuito Ascari, situato nella provincia di Malaga, dove ci siamo concessi qualche piega smaliziata che ci ha permesso di capire meglio l’indole della CB1000.
La CB1000 è molto curata nei dettagli, i particolari in plastica sono pochi, risaltano soprattutto il largo utilizzo di finiture metalliche e l’esclusivo serbatoio senza saldature a vista.
La posizione di guida ha una buona triangolazione-sella-pedane-manubrio, il busto leggermente reclinato in avanti viene comodo in autostrada per contrastare il flusso dell’aria come nella guida dinamica per caricare l’avantreno.
Honda: feeling immediato
Nelle prime ore del mattino la temperatura ambientale era piuttosto bassa.
La Honda risulta da subito affabile, le rotonde e gli incroci nel traffico cittadino vengono effettuati in assoluta scioltezza.
In generale, le case costruttrici creano moto facili da guidare ma questo non significa sempre avere la medesima confidenza per tutta la fase di piega.
La nuova CB1000 gira e cambia direzione velocemente, inoltre, in curva durante le varie inclinazioni, il conducente percepisce sempre reazioni intuitive, le traiettorie vengono prima immaginate e poi eseguite con precisione.
Le sospensioni scorrono bene e sono tarate piuttosto sul confort.
La forcella ha una buona struttura, è progressiva e regala al conducente un’elevata confidenza in frenata come in entrata in curva.
Il controllo del gas è fantastico, ad ogni rotazione della manopola destra il motore reagisce vigoroso e le correzioni del conducente, anche millimetriche, risultano precisissime.
Il Ryde By Wire ha una taratura dolce, la risposta del motore risulta brillante ma allo stesso tempo armoniosa con la ciclistica. La CB1000R riesce ad essere docile ad andature lente come a velocità più sostenute.
Chiude sempre le traiettorie e quando si alza il ritmo di guida diventa un fulmine ad arrivare a centro curva.
Per noi è stata una bellissima scoperta, una naked con un carattere originale ed elegante soprattutto nel design.
S. Uchida, Large Project Leader:
Noi volevamo che ogni esperienza in sella alla nuova CB1000R fosse emozionante ed entusiasmante, ma anche che i piloti provassero vero piacere nel possedere e mettere in mostra una moto così unica.
I giri in circuito ci hanno dato la conferma che la nuova CB1000R è molto equilibrata nella ciclistica e le sospensioni controllano bene i carichi maggiori della guida in pista perché la moto rimane intuitiva e sempre ben controllabile. Non è stata concepita per sfidare le Hyper naked del settore, ma in compenso non avendo una ciclistica troppo rigorosa, riesce ad essere meno impegnativa nella guida.
La Honda non stanca e di conseguenza il conducente, senza troppi indolenzimenti, rimane attento nella guida fino a destinazione.
Ci sono diversi optional per personalizzare la moto, personalmente non mi farei mancare il cambio elettronico che agisce sia per salire che per scendere di rapporto.
Il prezzo di base è fissato a 14’450 franchi inclusivo (Swiss Bonus).
Scheda Tecnica
Motore | 4 cilindri in linea, bialbero a 4 valvole per cilindro |
Cilindrata | 998 cc |
Alesaggio corsa | 75 mm x 56,5 mm |
Potenza max | 145 CV (107 kW) a 10’500 giri/min |
Coppia max | 104 Nm a 8’250 giri/min |
Freno anteriore | dischi flottanti da 310 mm con pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini |
Freno posteriore | disco da 256 mm con pinza a 2 pistoncini |
Peso | 215 kg |
Altezza sella | 830 mm |
Capacità serbatoio carburante | 16,2 litri |