La formica rossa

Mps, fiat sinistra et pereat mundus

Bocciatura della sperimentazione per superare i livelli: un assist alla destra da parte di un’estrema sinistra in fissa con la purezza ideologica

Corrado Guzzanti imita Fausto Bertinotti
(Flickr)
31 gennaio 2022
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“Il nostro no era diverso, era di sinistra”. Dixit Pino Sergi, per spiegare l’inspiegabile: il no del Movimento per il socialismo alla sperimentazione del superamento dei livelli, solidale nell’esito al rifiuto della destra. A prescindere dal caso specifico – un progettino circoscritto, prudente e sensato, affossato dal legislativo (anche) per dispetto e livore – il Bertinotti di casa nostra un merito ce l’ha: è riuscito a riassumere in una sola frase gli ultimi cinquant’anni di sinistra europea. Anni in cui partitini, gruppetti e fazioni si sono scannati tra loro nella cristallina convinzione di essere più puri, più veri – più ‘di sinistra’, appunto – di tutti gli altri, in una sorta di eterna occupazione liceale, ma senza le chitarre, parecchio stempiata e con l’ideologia a ottundere i cervelli al posto delle canne. Un concorso d’intransigenza in cui ciascuno incipria il suo egocentrismo col talco mentolato delle nostalgie rivoluzionarie, e pazienza se così si contribuisce a spostare l’ago della bilancia verso le scimmie urlatrici del populismo più truce. L’importante è distinguersi dall’“altra famiglia della sinistra” (sempre Sergi): fiat sinistra et pereat mundus.

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