Commento

Cardiocentro-Usi: non pasticciamo oltre!

Il rettore di un’università deve rimanere fuori (e lontano) da simili pastette

7 maggio 2019
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A quanto pare, a breve, Cantone e Cardiocentro si siederanno ad un tavolo per avviare nuove prove di dialogo. È una buona notizia: parlarsi, anziché scambiarsi imbarazzanti sms (che poi finiscono in piazza) è senz’altro un passo avanti per smuovere una discussione sul divenire del gioiello luganese. Discussione che si è fatta decisamente molto tesa. Tanti, come si sa, gli ingredienti del tira e molla politico attorno al Cardiocentro che, per volontà del benefattore Zwick, dovrebbe tornare sotto le ali del cantone: una messe di firme che stoppa l’accordo accettato a suo tempo da Moccetti e Giudici; le interferenze nella recente campagna elettorale con liste di nomi da sostenere per governo e parlamento; promesse dal vertice del Cda dell’Eoc per un posto pubblico di primariato; i non ricordo di De Rosa se-ho-o-non-ho firmato l’iniziativa; e i conti in tasca di un rovente Falò ai Moccetti.

Nella serrata partita parecchie carte sono state giocate in modo temerario e senza esclusioni di colpi sopra e sotto la cintura, irrigidendo i fronti. Ora c’è (Caffè scripsit) chi pare sia pronto a tirar fuori dal cappello il nome del rettore dell’Università per fare da garante super partes e dirimere la controversia. Speriamo che ciò non avvenga. Per carità, non che Boas Erez non sia in grado di assumere il ruolo. Ma, ci pare proprio, che un rettore di un’università debba rimanere fuori (e lontano) da simili pastette. Deve garantire l’indipendenza massima dell’ateneo e non certo farsi trascinare nel mezzo di pantani politici molto cantonticinesi. Tanto più che, a suo tempo, sotto un altro rettore, il Cardiocentro aveva anche bussato (senza successo) alle porte dell’Usi e tanto più che non sono poche le nuove scommesse fra ambiti medici e Usi.

Se si vuole un Nicolao de la Flüe, che lo si cerchi oltre Gottardo, come fu il caso con le Officine che puntarono su un asso di esperienza politica quale l’urano Franz Steinegger. Detto altrimenti: non pasticciamo oltre.