Il neoeletto chiarisce subito: 'Ho sempre sostenuto che sia un'eccellenza ticinese, ma non mai ricevuto finanziamenti da quest'entità'
All'indomani dell'insediamento del Consiglio di Stato e della messa in onda a Falò dell'inchiesta sul Cardiocentro di Lugano, scatta un'interrogazione interpartitica firmata da Matteo Quadranti (Plr), Raoul Ghisletta e Gina La Mantia (entrambi Ps). Sono 18 le domande sottoposte al Consiglio di Stato, tra le quali spicca il legame tra il neoeletto Consigliere di Stato Ppd Raffaele De Rosa e l'ospedale privato. Il tutto è documentato da un messaggio email intitolato “Elezioni cantonali 2019" nel quale il Comitato di Grazie Cardiocentro si rivolge ai propri “amici e amiche” segnalando coloro che “a vario titolo, hanno contribuito all'attività della nostra associazione, sostenendo la causa dell'ospedale del cuore, in particolare per quanto riguarda la raccolta delle firme dell'iniziativa popolare Grazie Cardiocentro". Tre i nomi dei candidati al Consiglio di Stato: Cristina Maderni (Plr), Piero Marchesi (Lega/Udc, promotore dell'iniziativa) e appunto Raffaele De Rosa. Segue una lunga lista di raccomandazioni di voto (Plr, Ppd, Lega e Udc) anche per quanto riguarda il Gran Consiglio. A tal proposito l'interrogazione chiede se vi siano stati contatti tra il Cardiocentro e De Rosa per ottenere voti e se il governo non ritenga necessario incaricare un ente esterno “possibilimente da fuori Cantone” per la mediazione tra Cardiocentro ed Ente ospedaliero cantonale.
Sullo stesso tema si è scatenato oggi su Facebook anche il granconsigliere Giso Fabrizio Sirica, il quale si chiede quanto il Cardiocentro abbia effettivamente sostenuto il candidato, ora a capo del Dss. “De Rosa dichiara che per la sua campagna 'la spesa effettiva si attesta attorno ai 40'000 franchi'. È del tutto evidente che questa è una menzogna, probabilmente a quella cifra manca uno 0. Tuttavia non ha dichiarato nemmeno un finanziamento sopra i 5’000 franchi da parte di privati", scrive sulla sua pagina Facebook Sirica.
«Personalmente ho sempre sostenuto che il Cardiocentro sia un'eccellenza ticinese. In questo senso la frase attribuitami è corretta. Ciò non significa però null'altro». Così dichiara il neoeletto da noi contattato. E sull'allusione di Sirica riguardo il sostegno finanziario alla campagna di De Rosa, il consigliere di Stato è categorico: «Non ho mai ricevuto finanziamenti dal Cardiocentro o da qualsiasi entità vicina ad esso. Su questa questione mi sento totalmente libero e indipendente». In ogni caso De Rosa rimanda alla risposta all'interrogazione che sarà data dal governo.
Di seguito tutte le domande poste da Quadranti, Ghisletta e La Mantia al Consiglio di Stato:
1. Qual è, e come è composto, il reale il patrimonio (Bilanci e Conti economici consolidati e revisionati nonché approvati dall’autorità di vigilanza) della Fondazione Cardiocentro Ticino (FCCT) che dovrebbe essere trapassato alla Nuova Fondazione Cardiocentro Ticino (NFCCT)?
2. Le perdite accumulate dal Cardiocentro fino al 2017 sono state originate da quali attività? È vero che sono state originate dalla ricerca negli ultimi anni?
3. Come è strutturata giuridicamente e finanziariamente la ricerca finanziata dal Cardiocentro?
4. Esistono dei resoconti annuali sulla ricerca del CCT e delle entità da esso finanziate, come la Foundation for Cardiological Research and Education (FCRE) e all’Istituto Svizzero di Medicina Rigenerativa (SIRM)?
• Esistono delle valutazioni esterne di pari sulla ricerca?
• Saranno messi a disposizione della Commissione incaricata dell’esame dell’iniziativa popolare?
• Come mai sinora il DECS e le strutture universitarie cantonali hanno rifiutato l’integrazione di questa ricerca del CCT sotto il cappello della Legge sull’Università della Svizzera italiana, sulla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e sugli istituti di ricerca?
5. Tenuto conto che secondo l’art. 4bis della LEOC proposto con l’iniziativa popolare la nuova fondazione sarebbe autonoma (cpv. 1) ma la sua attività sarebbe garantita dall’EOC (cpv. 3) e che secondo l’attuale art. 6 cpv. 2 LEOC il Cantone garantisce gli impegni dell’EOC, quali sarebbero le conseguenze per EOC e NFCCT in caso di accoglimento dell’iniziativa qualora i bilanci e conti, rispettivamente gli impegni contrattuali e di ogni altra natura della FCCT fossero o determinassero passivi importanti, una situazione patrimoniale deficitaria o addirittura da deposito dei bilanci al giudice?
• L’EOC dovrebbe garantire le perdite della fondazione e a sua volta il Cantone le perdite dell’EOC causate da questa garanzia?
6. Considerata l’attività che la NFCCT dovrebbe svolgere, a quanto dovrebbe ammontare il patrimonio e la dotazione finanziaria per garantire lo svolgimento sereno delle attività e il rispetto degli impegni relativi (art. 84 e ss del Codice Civile Svizzero)?
• Tale patrimonio esiste già (è garantito dall’attuale FCCT) o dovrebbe essere messo a disposizione ex novo?
• Se fosse così, da parte di chi (EOC/ Stato) deve essere messo a disposizione?
7. La ripresa da parte della NFCCT dei contratti di lavoro, degli accordi e delle collaborazioni sottoscritti dall’attuale Consiglio di Fondazione della FCTT, soprattutto se sono di lunga durata e/o a tempo indeterminato, è compatibile con il diritto ev. ai sensi ad es. dell’art 27 CCS (impegno eccessivo), della parità di trattamento con altre strutture dell’EOC o ad altro titolo?
• Qual è il rapporto tra i salari della famiglia Moccetti (745'000 franchi per Tiziano Moccetti, primario di cardiologia ed ex direttore sanitario, 268'000 franchi per il figlio Marco, medico e caposervizio, e 357'000 franchi per il figlio Dante, direttore amministrativo) e i salari erogati dall’EOC per cariche comparabili?
• Per quanto riguarda i mandati professionali conferiti ai membri del Consiglio di fondazione, è possibile sapere precisamente quali erano le prestazioni erogate per i compensi sotto elencati (cifre riprese dalla trasmissione di Falò del 11 aprile 2019)? o 70'000 franchi allo studio di architettura di Giorgio Giudici, presidente del Consiglio di fondazione;
o 150'000 franchi allo studio legale di cui è co-titolare Giovanni Jelmini, membro del Consiglio di fondazione.
• Questi mandati sono conformi al diritto e/o alla dottrina e giurisprudenza, o almeno alla prassi delle governance di una fondazione di pubblica utilità?
• Negli ultimi 25 anni, quanti mandati sono stati conferiti a membri del Consiglio di fondazione, per quale entità finanziaria e per quali prestazioni?
8. Con l’art. 4 bis della nuova LEOC previsto dall’iniziativa si esige di “agevolare la continuità dei mandati di prestazione cantonale dell’attuale FCCT”. A chi spetta la competenza della pianificazione ospedaliera e l’assegnazione dei mandati di prestazione in ambito sanitario (Governo, Parlamento, Popolo, EOC)?
9. La FCCT è di proprietà di qualcuno (del suo fondatore, dei membri del Consiglio di Fondazione)?
10. Chi sarebbe il fondatore della NFCCT? In caso di volontà di modifica futura dello scopo o dell’organizzazione della NFCCT, chi sarebbe competente per farlo e come si interpreterebbe la volontà del fondatore originario?
11. Il nuovo articolo che l’iniziativa prevede determina che il primo Consiglio di Fondazione della NFCCT sarà nominato dal Consiglio di Stato, ma la stessa norma prevede poi che le sostituzioni successive avverranno non più per nomina del Governo Cantonale ma per cooptazione con deliberazione unanime.
• Tale norma è legale?
• L’unanimità così come indicata, sarebbe determinata dal voto dei membri in carica, quindi incluso o escluso quello da sostituire?
• Al momento in cui si dovrà procedere alle sostituzioni bisognerà mantenere il riparto dei 7 membri di diritto come previsto nella prima parte della norma (3 dell’attuale FCCT, 2 del EOC, 1 accademico e 1 rappresentante del personale FCCT) o il primo Consiglio di Fondazione nominato dal Governo poi sarà libero di cooptare i membri sostitutivi senza vincoli?
• Si ritiene formalmente, giuridicamente ed eticamente corretto lasciare ai membri nominati del primo Consiglio di Fondazione il potere di poi scegliersi i successori per amministrare un patrimonio non profit e di interesse pubblico, finanziato verosimilmente da Enti pubblici i quali peraltro sono quelli che determinano il conferimento dei mandati di prestazione secondo la pianificazione ospedaliera?
12. I membri del Consiglio di fondazione della attuale FCCT e della nuova NFCCT devono e dovranno svolgere la loro attività a titolo onorifico o dietro compenso? Se dietro compenso, quale è la prassi legale, giurisprudenziale e dottrinale e quali sarebbero i parametri e le leggi di riferimento?
13. Quale sarebbe l’Autorità di Vigilanza della NFCCT (art. 84 CCS)? A chi dovrebbe rispondere la NFCCT, e meglio il nuovo Consiglio di Fondazione, per il suo operato gestionale e se del caso finanziario, tenuto conto anche delle garanzie di cui si è detto alla domanda 2?
14. Atteso come anche il Servizio giuridico del Dipartimento federale dell’interno lo raccomanda vivamente, non andrebbe chiesto un parere preliminare all’Autorità di Vigilanza che sarebbe competente e alla quale andrebbe sottoposto preventivamente un progetto concreto e dettagliato dei promotori/fondatori circa lo statuto, il finanziamento, il patrimonio e l’organizzazione interna della NFCCT a partire dal Consiglio di Fondazione che preveda tra altro, come indicato, attività onorifica o meno, responsabilità civili, amministrative e penali dei membri?
15. Considerata l’entità della struttura e delle sue attività, la NFCCT dovrebbe avere un Ufficio di revisione conformemente alla legge e in particolare all’ordinanza sugli uffici di revisione qualificati (RS.211.121.3)?
• Se sì, chi ne deciderebbe la nomina e a chi dovrebbe rendere conto (sola NFCCT o anche EOC, Gran Consiglio, Consiglio di Stato)?
16. Cosa si intende esattamente quando si afferma che una Fondazione ha uno scopo “no profit” e di “pubblica utilità”?
17. È vero che la creazione del CCT sino ad oggi ha permesso al Canton Ticino di risparmiare 200 Mio. di franchi sulle ospedalizzazioni fuori Cantone dei pazienti ticinesi?