Commento

Galoppa, galoppa... l'arte della manipolazione del voto

il presunto stress da cabina, speriamo per pochi casi, è stato sostituito dallo stress del galoppino insistente a casa, in casa anziani, in ospedale…

Ti-Press
27 marzo 2019
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Passano gli anni, ma non c’è santo che tenga: in dirittura d’arrivo verso le elezioni, capita e ricapita, che antichi vizietti si manifestino. Ad esempio quelli di Tizio, che accompagna o sostituisce la mano di qualcun altro per scrivere la fatidica crocetta sulla scheda (senza curarsi più di quel tanto di averne l’autorizzazione); o quelli di Caio, che diligentemente raccoglie schede (possibilmente vergini!) per compilarle e spedirle in Comune. Del resto la politica e il voto non interessano tutti i cittadini in egual misura e taluni sono magari per- sino disposti a vendere il proprio diritto/dovere civico a chi invece brama la scheda vuota da riempire, perché sostenitore arciconvinto di quel partito, o di quel candidato. E pensare, cari lettori, che l’invio del materiale a domicilio era stato pensato – ma noi non ci avevamo mai creduto – per evitare il famoso ‘stress da cabina’! Stress che invece non ci sarebbe più stato, potendo finalmente compilare in santa pace la scheda a casa! Mah…

Diciamo che, il presunto stress da cabina, speriamo per pochi casi, è stato sostituito dallo stress del galoppino insistente a casa, in casa anziani, in ospedale…! Oggi, a pagina tre sul cartaceo (vedi correlato per la versione web), vi raccontiamo l’ultimissima puntata della serie ‘galoppa-galoppa’, finita in Procura. Tutte ’ste manovre di sfegatati, pronti a tutto affinché il loro partito o il loro candidato vincano, appaiono manovre tutto sommato ingenue rispetto alle falle che potrebbero aprirsi nei nuovi sistemi di e-voting. Ce lo confermano i problemi emersi nel sistema di voto elettronico della Posta. In quest’ultimo caso, chi riuscirà a manovrare la macchina elettorale da dietro le quinte, otterrà un impatto megagalattico sul risultato del voto. Dai galoppini in carne e ossa, ai moderni ‘galopphacker’. Insomma, anche l’arte della manipolazione del voto sta facendo passi da gigante. Riflettiamo quindi prima di pentirci. Perché una volta dato il via libera, tornare indietro rischia di essere impossibile.