Commento

Anno nuovo, stesse domande!

Abbiamo non solo girato la pagina del mese del calendario, ma lo abbiamo pure sostituito con quello del 2018

Foto Ti-Press
10 gennaio 2018
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Abbiamo non solo girato la pagina del mese del calendario, ma lo abbiamo pure sostituito con quello del 2018. Nonostante ciò, e nonostante i soliti buoni propositi (che anche i politici avranno espresso), ecco che Argo 1 torna a interessare istituzioni, scena politica e opinione pubblica. Tre le notizie fresche come il pane appena sfornato: una nuova ipotesi di reato penale avanzata dal perito del governo, Marco Bertoli; la costituzione a parte civile dal parte del CdS; e, dulcis in fundo, la querela penale di Marco Sansonetti (responsabile operativo dell’Agenzia Argo 1) contro ‘Falò’. Cosa ci dicono i tre fatti? Due cose molto significative: la prima è che ci sarà ancora parecchio lavoro per la Procura; la seconda, che alle domande (le solite note e fra queste una divenuta più pressante, che riportiamo qui sotto), se ne aggiungeranno altre. Basterebbe, però, che due politici nostrani (Beltraminelli e Dadò) si mettessero di buzzo buono e decidessero di rispondere. La vicenda Argo 1 uscirebbe dalle nebbie e verrebbe finalmente chiarita su più fronti: penale, amministrativo e politico. Se lo facessero, farebbero anche risparmiare tempo e soldi al Cantone che sta impiegando non poche persone (Procura/parlamento/esperti) nell’accertamento dei fatti. Dopo il breve letargo natalizio, ci pare preferiscano pensare la pagina quasi girata, comunicando su altri temi. Ci permettiamo allora di rammentare gli interrogativi già posti e attendere. Buon anno.

Domande a Fiorenzo Dadò e a Paolo Beltraminelli
 

A Dadò chiediamo:

  1. Sabato 16 settembre 2017 ‘Il Quotidiano’ (Rsi) dà notizia della cena (costo complessivo 150 euro) offerta dal responsabile operativo della Argo 1 Marco Sansonetti a Lei e alla sua compagna Carmela Fiorini, responsabile al Dss del Servizio richiedenti l’asilo, durante un vostro soggiorno a Bormio nell’ottobre 2014. Perché, prima di quel servizio giornalistico, Lei non ha mai informato della cena i suoi colleghi della commissione parlamentare della Gestione, sotto la cui lente era da diversi mesi il dossier Argo 1?
  2. Venerdì 27 ottobre 2017 i media danno notizia dell’incontro del 9 giugno 2017 fra il capo della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie Renato Bernasconi, Carmela Fiorini, un ausiliario del Dss e Lei. Un incontro, si è scritto, per chiarire le circostanze del soggiorno a Bormio di cui aveva appreso l’ausiliario da ex agenti della Argo 1. Perché prima di quei servizi giornalistici Lei non ha informato i suoi colleghi della Commissione della gestione?
  3. Chi ha chiesto/indetto l’incontro del 9 giugno, rimasto per mesi segreto?
  4. Quanti incontri ha avuto sul tema Bormio col capodivisione Renato Bernasconi?
  5. Ritiene normale e opportuno che un presidente di partito incontri dei funzionari per discutere di simili fatti e per di più all’interno degli uffici dell’amministrazione cantonale, fatti che la coinvolgono direttamente e sui quali lei è chiamato a ‘indagare’ come deputato membro della Gestione?
  6. Lei possiede una carta di credito? Perché la fattura di Bormio, che era di circa mille euro, l’ha pagata in contanti?
  7. Riguardo all’acconto che Sansonetti paga per il soggiorno di Bormio, poi tasformatosi in cena per lei e per la signora Fiorini: crede che Sansonetti l’avrebbe pagato a chiunque? A un ticinese qualsiasi?
  8. Può escludere che il partito che lei presiede e/o sue sezioni, compreso l’organo di stampa e club di sostegno, abbia/no ottenuto finanziamenti direttamente o indirettamente dalla società Otenys/Argo 1 e/o da suoi rappresentanti? Idem, per campagne elettorali?
  9. Come ha reagito il gruppo parlamentare del Ppd alla sua lettera recapitata al Ticino ‘responsabile’?

 

A Beltraminelli chiediamo:

  1. Può spiegare una buona volta (ci conceda il termine) in modo credibile perché sono stati dati dal suo dipartimento tutti quei mandati diretti nel settore asilo in violazione delle leggi?
  2. Può dirci anche chi ha sbagliato? Ossia:
    2.1. chi non ha steso le necessarie risoluzioni governative? 
    2.2. chi non ha inserito i mandati diretti nell’apposita lista pubblica?
    Ci sarà pure un funzionario incaricato con un nome e un cognome…
  3. Se risparmiare era così importante, perché coi pasti si è speso manifestamente di più andandoli a prendere a Chiasso per portarli sino nel Bellinzonese?
  4. Perché continua a ritenere normale l’agire del suo capodivisione Bernasconi? Ci riferiamo alla chiarissima e-mail inviata al direttore della Securitas, agli incontri segreti di Dadò coi suoi funzionari negli uffici del Cantone. Non crede che Bernasconi sull’incontro segreto con funzionari e il suo presidente di partito avesse il dovere di informarla subito?