In vista del voto

Pacta sunt servanda

I patti vanno rispettati. Il ticket Lombardi-Merlini per il Consiglio degli Stati va sostenuto con grande convinzione. Da ticinese ritengo che sia nell’interesse del nostro Cantone. Da popolare democratico intendo rispettare laparola data anche per il ballottaggio.

Per i meno attenti e per i malpensanti confermo che la congiunzione tecnica Ppd-Plr di reciproco sostegno al Consiglio nazionale e al Consiglio degli Stati si concluderà solo il 17 novembre con l’auspicata elezione del ticket Lombardi-Merlini. È vero, stiamo parlando di un accordo tecnico di reciproco interesse che, essendo una novità per il Ticino, non è stato capito da tutti. Un po’ come due ciclisti in fuga al Tour de Suisse che si mettono uno in scia all’altro per ricavarne reciproco beneficio, ma alla fine ognuno corre per vincere. Allo stesso modo, così come il Plr ha tirato la volata al Ppd per il Consiglio nazionale, ora il Ppd vuole ripagare il favore avuto sostenendo Merlini in scia a Lombardi.

Ma torniamo al fattore novità. Se da anni è dato per assodato che la destra, da una parte, e la sinistra, d’altra, si uniscono in due blocchi più o meno omogenei, è invece innovativo e positivo quello che sta succedendo al centro: la congiunzione tecnica tra Ppd e Plr. Un centro che si rivolge al futuro anziché al passato e che ha mostrato di avere più elementi di unione che non di divisione.

Chi crede nelle idee di centro, sa che queste visioni hanno bisogno di forza e rappresentanza. Alla Camera alta, è meglio avere una buona collaborazione tra due Senatori di centro, oppure ritrovarsi con due Senatori che si annullano a vicenda votando sistematicamente l’uno il contrario dell’altro?

Nel futuro più prossimo le sfide in ambito di sanità, ambiente, sicurezza, mercato del lavoro e mobilità non mancheranno e negli anni il centro è sempre riuscito a dare delle risposte convincenti che hanno creato il successo del nostro Paese. Dovremo forse aspettarci delle risposte valide da una sinistra disarticolata al suo interno e spesso ideologica al punto da essere staccata dalla realtà? Oppure dovremmo aspettarci soluzioni dalla destra sovranista, sistematicamente contro a qualsiasi forma di immigrazione (senza formulare controproposte) e che dimentica la socialità e le politiche economiche equilibrate?

Per concludere invito gli elettori a sostenere il ticket Lombardi-Merlini, a non fidarsi degli slogan da stadio e a confidare in un centro più unito che con maggior concretezza potrà continuare a rappresentare al meglio il Ticino a Berna.