laR+ Lettere dei lettori

Tempi presenti e tempi futuri

Da ultimo, da quando si sono accese le luci del Natale e prematuramente ne sono risuonati i canti, fatico a seguire le notizie del mondo. Poco da stare allegri. E allora mi sono ricordato di qualche cosa che avevo messo introducendo un mio lavoro di diploma e speranze di gioventù. Cito.

“La tecnica ha dato all’umanità la possibilità di condurre una vita materiale dignitosa, sicura, senza preoccupazioni. Tuttavia, nei suoi nuovi sviluppi, le ripercussioni della tecnica penetrano sempre più profondamente nel nostro tessuto politico e spirituale. Con questo la comprensione e l’uso sensato dei mezzi, diventa forse il più grande problema politico e finalmente anche spirituale del nostro tempo”. Fine della citazione.

Questo scriveva il fisico tedesco Wolfgang Finkelnburg, (1905 - 1967), nota bene, negli Anni Cinquanta. Una settantina di anni or sono. Nuove generazioni si sono affacciate nella storia dell’umanità, servite da mezzi sempre più performanti. Per rimanere nel modo delle telecomunicazioni, penso alla televisione a colori e al telefonino. Con assoluta disinvoltura ci serviamo oggi di tutto quanto ha reso comodo vivere. Dagli elettrodomestici all’ascensore, dai mezzi di trasporto alla medicina. Ci siamo: ci apprestiamo a chiudere questo 2024 cercando il positivo. Dopo aver letto Finkelnburg, un qualche interrogativo dobbiamo pur porcelo. Da tutto il mondo gli avvenimenti ci raggiungono in ogni momento del giorno e della notte. Ognuno rinchiuso nel suo piccolo mondo.

Non ci siamo: per quanto capita si scarica sulla Società e sulla Politica. Tante le colpe, pochi i meriti. No. Siamo vicini a un Natale illuminato purtroppo più dai razzi che non dalla stella cometa. Restiamo ottimisti fin che vogliamo, o possiamo. Sarà ancora la maggioranza del popolo che vive nel silenzio dell’operosità a vincere contro chi crede che è meglio fare la guerra? Un appello alla responsabilità individuale di chi fa uso a sproposito dei prodigiosi mezzi che l’ingegno umano ha creato. Un pensiero particolare va rivolto ai cosiddetti “social”, impiegati per banalità di nessun senso o, peggio ancora, con cattivi intendimenti. Purtroppo anche tutte le altre conquiste della tecnica, se usate male, conducono a danni irreparabili nel cammino della vita: della propria e, spesso, ma in entrambi i casi purtroppo, anche di quella degli altri.

Che il 2025 sia migliore? Se abbiamo toccato il fondo possiamo solo risalire. Auguri.