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Il non senso autostradale

Il 24 novembre saremo chiamati ad esprimerci sul potenziamento della rete autostradale. Considerata la situazione finanziaria e quella ambientale, un non senso. Cominciamo dall’aspetto finanziario. Secondo i calcoli della consigliera federale Karin Keller-Sutter, le casse della Confederazione sono messe male e bisogna assolutamente operare dei tagli. Anche volendo dimenticare tutta la serie di previsioni sbagliate fatte nel passato in merito allo stato dei conti pubblici, quando poi nei fatti le casse della Confederazione stavano sempre assai meglio di quanto preventivato, e dando quindi credito alla manovra proposta dalla consigliera federale, si può convenire che 5 miliardi di franchi non spesi per il potenziamento autostradale potrebbero tornare comodi e dare sollievo. Senza considerare che l’impennata dell’inflazione potrebbe riservarci un importo finale significativamente maggiore. Per passare alla questione ambientale, un accenno a 2 aspetti. Il primo è che da almeno 50 anni è evidente che più strade creano più traffico. Sarebbe pertanto utile che al giorno d’oggi gli aspetti della mobilità venissero affrontati in maniera più complessiva e meno semplicistica. Il secondo è che sono passati pochi giorni dall’ennesima catastrofe naturale, l’alluvione a Valencia. Di catastrofi ne sono sempre capitate, ma la frequenza con la quale si stanno manifestando dimostra chiaramente che il cambiamento climatico non è una teoria astratta, bensì una realtà tremendamente concreta. A sto punto veramente non possiamo cominciare a fare dei piccoli passi per proteggere la nostra grande casa di nome Pianeta Terra? Votiamo No al potenziamento della rete autostradale.