Pensavamo di aver letto, sentito e visto di tutto, ma evidentemente eravamo in palese errore. A riportarci alla cruda realtà ci ha pensato il domenicale di Via dei Boglia domenica scorsa laddove, e in prima pagina, troneggiava la foto irriverente di una persona in stato di evidente obesità. E non basta che l’articolessa era diretta al “dimagrimento” dell’apparato statale. Come se i membri governanti di fede leghista, e sempre che lo siano ancora (?), siano immuni dal tracimamento macroscopico della spesa pubblica. Ma l’articolo d’ingresso ha toccato corde, corpo e anima, solitamente delicate, di coloro che hanno problemi di peso o di obesità e relative patologie. E sarebbe questa la delicatezza dell’esimio caporedattore del libello domenicale? Chiediamo per un amico ovviamente. Ma allora perché, chiede il solito amico, non giocare direttamente in casa pubblicando la foto del faccione e del pancione del coordinatore a vita pre cura dimagrante? Chissà quanti lettori, inclusi alcuni membri del G.C. si sono sentiti toccati dall’ennesima sparata domenicale. Ma al di là dell’indelicatezza e della miopia civile di cui siamo abituati da tempo una domenica dopo l’altra, ci sorprende che si vanno a toccare argomenti degni di miglior causa e decisamente fuori luogo. Ma chiedere educazione, rispetto e coerenza su quella strada è come pretendere che il raglio degli asini (con il massimo rispetto per questi ultimi) salgano in cielo.