Questo piccolo Passeriforme, tipico delle zone montane e nidificante al suolo come l’Allodola, è diventato uno dei simboli dell’area di Dötra e dell’omonima area protetta.
In questi tempi accesi dall’iniziativa Biodiversità ci si confronta anche sugli uccelli delle aree agricole. Qualche portatore d’interesse molto autorevole asserisce che si è già fatto abbastanza a livello nazionale. Altri sostengono che le associazioni per la natura vogliono strangolare l’agricoltura e l’economia del nostro Paese.
Nel lontano 1995, epoca non sospetta, Ficedula, una delle associazioni che sostengono l’iniziativa, con il contributo di Ogz, Ornithologische Gesellschaft Zürich, di Zurigo, si è battuta con successo per sottrarre alla speculazione un’area di oltre 50 ettari e garantire così un futuro a livello locale alle specie di uccelli dei pascoli alpini oggi fortemente minacciati a livello nazionale. La Fondazione omonima che ne è scaturita è riuscita a recuperare e mobilitare ad oggi più di 5 milioni di franchi a favore dei contadini che lavorano nella zona di Dötra e Anveuda. Molti aiuti finanziari alle aziende agricole e forestali per continuare la gestione estensiva a fieno e il recupero di prati nel comparto di importanza nazionale e con indubbi vantaggi economici per la valle.
Un bell’esempio, uno dei migliori in Svizzera, di come la biodiversità aiuti concretamente le regioni di montagna, alla faccia di chi oggi urla il contrario. Se si è già fatto tanto per la biodiversità il segnale che si comunica a tutti è che si può smettere! Anche a Dötra. Sì al territorio di montagna e alla sua economia agricola sostenibile e rispettosa della natura. Sì il 22 settembre alla biodiversità.