Ufficio federale di statistica: “Il 22% dei giovani svizzeri dichiara di soffrire di problemi di salute mentale”.
Jean-Paul Brighelli: “La distruzione della scuola è stata voluta dal sistema: la conferenza di Lisbona nel 1999 ha deciso che ci vogliono 90% di consumatori ignoranti e 10% di quadri istruiti, progetto iniziato nel 1963”.
Michel Desmurget: “La fabbrica del cretino digitale”: tv, telefoni, tablet & Co. per i bambini, costituiscono un problema di salute pubblica perché lo sviluppo del cervello è deficitario”.
Swissinfo: “Dal 13 a 19% della popolazione svizzera è analfabeta”.
Il cervello va sviluppato: scrittura e lettura “stimolano i neuroni”. Bambini che scrivono solo in stampatello perdono psicomotricità. Noi scriviamo da sinistra verso destra, con lettere disegnate in senso antiorario. Gli “arabi” scrivono da destra verso sinistra, in senso orario. I cinesi non hanno lettere ma “sinogrammi”. I giapponesi hanno “simboli fonetici”. Ogni abbinamento scrittura/pensiero sviluppa “cervelli specifici”.
Il nostro mondo è frutto di secoli di insegnamento / sviluppo del cervello, ma se i giovani non hanno più ricevuto questo allenamento del tradizionale “b a ba” scritto e letto, sono sradicati. Non servono psicologi, bensì programmi scolastici che autorizzino gli insegnanti a formare dei cervelli come lo facevano il maestro Carlo della Spruga, il maestro Guido di Borgnone, mio padre, mio marito, “cent’an fa”, prima delle follie dell’Ue… mentre il “resto del mondo” compete per l’eccellenza.