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Segreto bancario: a favore di chi?

Introdotto nel 1934, il segreto bancario vieta alle Banche di fornire informazioni a terzi circa gli averi dei clienti presso i loro istituti.

Questo segreto concede e favorisce diverse scorrettezze, quali i proventi da operazioni illecite con conseguente riciclaggio di denaro e una non indifferente evasione fiscale, che oltretutto penalizza i cittadini onesti. L’evasione fiscale, a volte incrementata anche dal cambiamento ingiustificato del comune di domicilio dove in realtà i cittadini non vivono, permette pertanto di ridurre notevolmente il reddito imponibile, il tutto a beneficio di agevolazioni non meritate, quali sussidi e rette inferiori per un eventuale ricovero in casa per anziani!

Purtroppo sono le persone oneste a pagare anche per questi evasori e io ritengo che non sia più sostenibile. Tutti dovrebbero contribuire in base al loro patrimonio al buon sostegno sociale. Solo allora si potrà parlare di correttezza e i cittadini onesti si sentiranno maggiormente orgogliosi di vivere in un bel Paese come il nostro. L’adesione della Confederazione agli standard Ocse sullo scambio di informazioni fiscali NON ha intaccato il primato della piazza finanziaria svizzera. Allora perché non estenderlo anche a tutti i cittadini svizzeri?

L’abolizione del segreto bancario eviterebbe di tutelare gli evasori e tutti finalmente pagherebbero le imposte in modo corretto, contribuendo al sostegno sociale e alle spese che ci permettono di vivere in uno Stato esemplare.

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