Un detto dice: non tutte le ciambelle riescono col buco. Ma la ciambella di Bellinzona (leggasi semisvincolo) un bel buco ce l’ha, ma il fatto di chiamarsi “semi” la dica lunga su quanto sia monco questo progetto. Deciso e progettato troppi anni or sono, ora non è più all’altezza delle mutate condizioni viarie e quanto realizzato ben si discosta dalla realtà odierna. Ha comunque fatto piacere la notizia sbandierata ai quattro venti dell’anticipata apertura rispetto alle previsioni della rampa d’entrata all’autostrada. Ma anche la rampa d’uscita è lì bella e pronta all’uso, ma l’Ustra si ostina a tenerla chiusa artificialmente per altri tre mesi. Verrebbe da dire che si costruisce per non utilizzare.
Ancora meno comprensibili sono le misure accompagnatorie per Giubiasco. Il Borgo ha vissuto per quarant’anni il traffico di transito ed ora i benpensanti della Città ci vogliono imporre delle misure accompagnatorie inutili. Se il semisvincolo farà diminuire il traffico lo sarà sia quello principale come pure quello parassitario per cui queste misure servono solo a vessare ancor di più gli automobilisti locali, ma, si sa, da quando Giubiasco è stato assorbito dalla Città si è vista proliferare una marea di divieti e di diversi balzelli.