laR+ Lettere dei lettori

Storie di S.A.C.

Le superfici Sac sono buoni terreni agricoli, situati sotto i 600 m s.l.m., arabili per una profondità di almeno 30 cm, humosi e adatti per la coltivazione delle sarchiate. Sono stabilite da tecnici formati in base alla carta d’idoneità dei terreni mediante un’analisi con l’apposita sonda e in base alla Guida federale di stima dei valori di reddito agricoli. Lo scopo è garantire alla popolazione le basi essenziali per l’alimentazione in tempo di crisi.

Al Canton Ticino la Confederazione ha assegnato un contingente di 3’500 ha. Visto che le migliori terre agricole sono state sacrificate per l’edilizia di ogni tipo, il Cantone, raschiando il fondo del barile, ha inserito in modo arbitrario nelle Sac i coni di deiezione di alcuni torrenti che, come si impara alle scuole elementari, non hanno le caratteristiche per essere considerati superfici Sac.

Un duro colpo è stato la costruzione del Golf sui terreni Sac dell’azienda alle Gerre del Patriziato di Losone, della superficie di 30 ha. Non è chiaro come sia potuto accadere, così come ha suscitato sorpresa all’Ufag quando è venuto a conoscenza di quanto successo. Oggigiorno circola ancora la favola che quei terreni possano essere riconvertiti subitamente e senza sforzo in terreni destinati alla campicoltura.

L’ultimo furto alle Sac è stato la decisione di costruire le nuove officine Ffs in quel di Claro, su 8 ha di buon terreno agricolo. Sappiamo come sono andate le cose: la politica non ha alzato un dito, solo l’Uct ha chiesto la compensazione, ma non sarà facile reperire 8 ha di terreno corrispondenti alle esigenze. I terreni persi non sono replicabili.

Concludendo, dopo che i migliori terreni agricoli non solo del Ticino ma della Svizzera sono stati sacrificati sull’altare del progresso, in caso di chiusura delle frontiere al cittadino non rimarrà altro che tirare la cinghia oltre l’ultimo foro.