Nell’epoca digitale, in cui le informazioni si diffondono istantaneamente e la distinzione tra verità e manipolazione diventa sempre più sfumata, i giornalisti hanno un ruolo cruciale. Devono garantire l’integrità dell’informazione e rispettare i diritti costituzionali delle persone coinvolte, specialmente quando costoro sono soggette a indagini. Può capitare che la notorietà di una persona indagata venga strumentalizzata dai media per influenzare l’opinione pubblica, soprattutto sotto la spinta di oppositori politici. Tale pratica diventa particolarmente pericolosa quando il processo legale si trasferisce nell’arena pubblica, senza concedere il tempo necessario ai giudici di concludere l’inchiesta, mentre interrogazioni parlamentari e dibattiti cercano di influenzare l’opinione pubblica e i media. I giornalisti devono agire per la salvaguardia della verità e dell’imparzialità. L’informazione non può sacrificare la verità in nome del sensazionalismo. È anche fondamentale che il linguaggio sia curato, per evitare di manipolare emotivamente il pubblico e il diritto di cronaca non deve trasformarsi in uno strumento per diffondere pettegolezzi o alimentare pregiudizi, sottoponendo il pubblico a un costante flusso di notizie non ancora verificate. Il processo mediatico ha conseguenze a lungo termine: anche se una persona risulterà innocente, le stigmate sociali possono persistere dopo che il clamore dei media si è attenuato. Ciò sottolinea l’importanza di un’informazione responsabile e rispettosa dei diritti umani. Altro aspetto è l’uso del linguaggio. Coloro che mettono in dubbio l’integrità delle persone coinvolte in procedimenti legali, spesso utilizzano un lessico carico di pregiudizi e sospetti non sempre giustificati. Questo compromette non solo la qualità dell’informazione, ma anche il rispetto per la lingua italiana, dando spazio ad espressioni volgari e metafore iperboliche ridicole. L’utilizzo di termini eccessivamente sensazionalistici o denigratori danneggia non solo l’obiettività del giornalismo, ma anche l’integrità della lingua. Il giornalismo etico richiede un equilibrio tra il dovere di informare il pubblico e il rispetto per i diritti fondamentali delle persone coinvolte. Attraverso un’informazione basata sulla verità dei fatti e sull’imparzialità, i giornalisti possono svolgere un ruolo fondamentale nel mantenimento della democrazia, assicurando che la giustizia non venga distorta dalla frenesia mediatica, il che è cruciale per garantire la presunzione di innocenza, una priorità non negoziabile.