Sherlock Holmes sosteneva che “se in una vicenda fa difetto la coerenza allora si deve sospettare l’inganno”.
Chissà perché ho pensato a questo ascoltando alla radio la notizia sul dibattito in corso a Berna attorno alla proposta di modifica della ordinanza sui prodotti fitosanitari (pesticidi ed erbicidi)? Mentre il Cf intenderebbe malgrado tutto introdurre qualche eccezione, seppur molto blanda, almeno sui prodotti più pericolosi, l’Udc propone di “riprendere automaticamente le autorizzazioni dell’Ue (!). Ho guardato il calendario ma no: il primo di aprile è già passato. Quindi è proprio vero che ai nostrani sovranisti fautori del no all’ingerenza di Bruxelles nel nostro sistema normativo, questa volta va molto bene il lassismo europeo. Che questo atteggiamento accondiscendente dell’Ue sia il risultato dei recenti blocchi stradali da parte delle carovane di trattori poco importa. Abbiamo imparato che chi, proclamando la sua preoccupazione per l’ambiente, ostacola la circolazione automobilistica incollandosi all’asfalto diventa un “eco-terrorista”. Invece chi, a tutela del sacrosanto diritto a poter continuare ad avvelenare il suolo, fa lo stesso mettendosi di traverso con un pesante mezzo agricolo appartiene a una categoria di persone “le cui preoccupazioni vanno ascoltate”.
Andate avanti voi che a me… scappa da ridere.