Con abitare vicino alla ferrovia per i collegamenti regionali S20 e RE80 da e per Locarno, e S30 che devia e passa lungo la Riviera del Gambarogno (in miseri orari e fermate a richiesta!), mi capita di veder transitare i treni Tilo su queste linee importanti per il Locarnese, che altrimenti resta servito da una strada nazionale di 3a classe, la N13 con i noti limiti di scorrimento in determinati momenti. Ebbene, la constatazione che emerge nei due tragitti non intralciati dai treni merci è questa: negli orari di necessità per chi si reca o torna dal lavoro o dalla scuola, talvolta sono troppo affollati e si notano persone in piedi, mentre invece nelle numerose altre corse giornaliere viaggiano pressoché deserti. A fare onore al lavoro di responsabilità dei macchinisti c’è solo qualche utente, che va elogiato/a. Ma allora, per svolgere un servizio di trasporto pubblico in gran parte semivuoto, offerto ad un costo non certo economico, tanto vale provare ad invogliare la gente a salire con più frequenza su questi mezzi rispettosi dell’ambiente, garantendo doppie composizioni con più posti a sedere negli orari di punta, ma soprattutto finanziando degli abbonamenti attrattivi e solidali, abbassati ad un modico prezzo politico simbolico, con un’eccezione interamente gratuita per apprendisti/e e studenti/esse, così da premiare chi in effetti non provoca ingorghi stradali e spese connesse. Un maggior utilizzo della ferrovia era lo scopo dei grossi investimenti fatti per realizzare le varie tappe di AlpTransit, il Nodo di Camorino, il raddoppio dei binari da portare a termine tra Contone e Tenero, la nuova stazione di Minusio, per citarne alcuni.
Come reperire il finanziamento? Detto in breve: la Berna federale ha già dimostrato più volte di essere capace di trovare i soldi da concedere per sovvenzioni clamorose e discutibili, eccome! Si mormorerà che è un’illusione, e allora… Avanti così a scialacquare a vuoto senza cognizione.