L’associazione ticinese per l’autonomia dei Comuni, riunita a Cadenazzo, ha preso posizione sul progetto di fusione fra Lavertezzo in piano con Locarno, in difesa dei diritti della popolazione. La raccolta di firme contraria avvenuta a Lavertezzo dimostra ancora una volta, che si tratta sempre delle solite spinte dall’alto alla insaputa della popolazione. In questo modo si intende probabilmente rilanciare l'ingrandimento a tutti i costi dell'agglomerato in un unico comune di Locarno già bocciato in precedenti votazioni, senza riguardo per le volontà dei singoli comuni e delle loro comunità. Le collaborazioni e i servizi non sono per nulla impediti anche in un contesto di comuni autonomi vicini ed è più sensato coltivare queste collaborazioni. Dietro a queste riduzioni a tutti i costi del numero di comuni, c’è purtroppo una visione ostinata e incallita che impoverisce la nostra identità e cultura svizzera. Parliamo di una cultura dalle profonde radici, che vuole comunità vivaci che partecipano e non dormitori asserviti alla burocrazia e comandati da un piccolo clan con potere sempre più centralizzato. Il tempo è maturo per riaffermare i valori della cultura svizzera, che non ha nulla da spartire con megalomanie e fusioniti. Si può ben vivere anche senza macchinose fusioni inutili.