Passare dal Sud al Nord delle Alpi o viceversa è, ormai, da anni fonte di disagi. Code chilometriche in una direzione o nell'altra che vedono incolonnate migliaia di auto di vacanzieri in andata per destinazioni balneari o di ritorno al loro domicilio.
La via del San Gottardo, già si sapeva dalla metà del Medioevo, è il percorso più breve e diretto fra il Mare del Nord e la punta dello stivale della vicina Penisola. Il più breve e anche il meno costoso, almeno sul territorio elvetico.
Notizia fresca, apparsa anche sui portali ticinesi: due terzi degli svizzeri sarebbero favorevoli all'introduzione di una tassa per transitare nel tunnel. È quanto emerso da un sondaggio effettuato in Svizzera tedesca da Tamedia e 20 Minuten, su un campione di 13mila intervistati. Si sa che i sondaggi lasciano il tempo che trovano, soprattutto se i giudizi vengono dati dallo 0,016% circa dei cittadini, perlopiù di una sola regione linguistica! Chissà se gli autori del sondaggio e i partecipanti avranno pensato che le colonne potrebbero non diminuire affatto con l’introduzione di caselli per la riscossione del pedaggio (Tunnel Monte Bianco e caselli autostradali docent).
E che strategia “verde” avrebbero per non penalizzare i cittadini elvetici (in particolar modo chi vive in Ticino) che si muovono sul loro territorio in senso longitudinale? Money is money e business is business… altro che “spirito ambientalista”!
E pensare che chi ha l’età di chi scrive si ricorderà di una promessa dimenticata, la seguente tratta da swissinfo.ch: “L’ingegner Giovanni Lombardi, responsabile della progettazione del tunnel stradale inaugurato nel 1980, tiene a precisare che già negli anni Sessanta-Settanta ‘il progetto iniziale prevedeva due canne, poiché si trattava della soluzione più sicura’. Nel messaggio presentato al parlamento federale, ‘il governo propose però la costruzione di una sola galleria, ritenendo che il traffico non sarebbe stato eccessivo e aggiungendo che in ogni caso durante i mesi estivi si poteva contare pure sulla strada del passo’”.
Forse Pinocchio aveva una vista più acuta!