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I rustici risorgono

Da Riva San Vitale l’Alleanza patriziale ticinese dà un importante sostegno politico a un suo rappresentante in Parlamento attivo per la tutela del paesaggio. Con la caccia di voti preferenziali ora è un fiorire di sostenitori delle zone periferiche e in particolare dei Rustici.

Improvvisamente ci si accorge che le norme restrittive di tipo conservativo sono superate, perché mirano unicamente a far rivivere un’immagine idilliaca dell’arco alpino da cartolina di fine Ottocento. Si chiede a più voci la modifica di una legge anacronistica che vincola la modifica di destinazione e la possibilità di abitare al mantenimento della funzione originale del Rustico quale stalla.

D’altra parte il Legislativo ha approvato in passato atti parlamentari che demonizzano le abitazioni secondarie delle zone periferiche, colpevoli di aver causato l’aumento dei costi dei terreni, di aver generato maggiori infrastrutture e costi di manutenzione, di depauperare il paesaggio, di ostacolare la disponibilità di alloggi per il turismo ecc. Ora in vista delle votazioni sembra il contrario di tutto.

Si dimentica che il Parlamento nel 2022 ha approvato e riproposto una tassa turistica liberticida sul numero dei letti vuoti presenti nei Rustici, per una loro "presunta" occupazione. Un ulteriore gravame sulla proprietà privata con una norma di dubbia costituzionalità perché applica una tassa uguale per entità diverse, sia per il letto della villa sul lago che per il letto del cascinale delle Valli.

Il turismo è una voce importante per il bilancio cantonale e il Parlamento viene messo a tacere con lo spauracchio di perdite finanziarie, dimenticando che l’ambiente naturale dell’arco alpino è delicato e va preservato. Ora è il trend del business turistico delle ciclovie. Giustificate in presenza di impianti di risalita meno con la proposta di Legge Lcps che modifica tutti i sentieri pedonali in piste ciclabili e che aspetta il termine del 2 aprile per uscire dal cassetto del Dipartimento del territorio. Dopo le Maldive della Maggia, la Disneyland nelle valli ticinesi è già in programma. Confidiamo nei buoni propositi dell’Alpa in difesa della dignità delle nostre montagne.