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Successo e fallimento

31 dicembre 2022
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La fine di un anno e l’inizio di uno nuovo sempre ci spingono a postulare obiettivi e buoni propositi per il futuro. Oggigiorno il successo è accumulare sempre più beni materiali per dimostrare quanto si vale in una società basata sul materialismo, il consumismo e il capitalismo. Una società basata più nel fare e avere che nell’essere. Per quanto possa sembrare attrattivo, questa visione si scontra con vari limiti. Purtroppo non è possibile per tutti diventare un gran calciatore o una gran stella della canzone o del cinema, come non è possibile per tutti possedere molto denaro, molte case e mansioni, macchine, yacht, jet privati e simili. Semplicemente non è possibile perché la società e il pianeta hanno i loro limiti. Senza considerare che ciò conduce a molte disuguaglianze, anche perché non tutti hanno le stesse opportunità. E il sistema attuale si basa ahimè sullo sfruttamento di molti per il beneficio di pochi, oltre che su una malsana competizione invece di una necessaria cooperazione. L’obiettivo principale per tutti dovrebbe essere dare il meglio di sé e migliorare come persona, indipendentemente dalla propria occupazione. La competizione dovrebbe essere meramente con sé stessi, per migliorare costantemente, e non a costo di sminuire gli altri (cosa purtroppo corrente in direi tutti o quasi gli ambiti, perfino la ricerca non ne è esente). In relazione agli altri, dovrebbero esserci cooperazione e collaborazione (il miglior team è infatti composto da persone diverse, dove ognuno porta le sue migliori qualità, ed è così che si forma un team vincente, lo dicono gli esperti). E ricordiamoci, e la pandemia l’ha messo più che in risalto, sono i lavoratori essenziali che fanno girare il mondo, questi eroi di tutti i giorni che spesso guadagnano una miseria e fanno fatica ad arrivare a fine mese (i falliti di questa società?). David Orr, politico democratico americano, ha detto: "Il pianeta non ha bisogno di più ‘persone di successo’; il pianeta ha disperatamente bisogno di più pacificatori, guaritori, restauratori, narratori di storie e amanti di ogni genere".