Il 24 novembre andremo a votare su due temi che riguardano il diritto di locazione, entrambe le tematiche se approvate indeboliranno notevolmente la protezione degli inquilini. Per questo motivo, è importante opporsi con un doppio no, a queste proposte che favoriscono solo i grandi proprietari e le società immobiliari. La prima modifica riguarda la sublocazione, un contratto che ha sempre funzionato bene, soprattutto per chi cerca di condividere le spese di affitto in un mercato immobiliare sempre più difficile. Se la proposta venisse approvata, subaffittare diventerà molto più complicato, poiché sarà necessario ottenere un consenso scritto dal locatore, il quale potrà rifiutare la sublocazione se questa dura più di due anni o crea presunti disagi.
Questo non farà altro che rendere più difficile il sub-affitto del proprio appartamento per chi, ad esempio, deve spostarsi temporaneamente. Questo tipo di restrizioni sono inutili e colpiscono chi, come molti di noi, cerca semplicemente di sopravvivere nel difficile mercato degli affitti.
La seconda riforma riguarda la disdetta per bisogno personale del proprietario. Questa modifica faciliterà la vita ai locatori, che potranno disdire più facilmente gli inquilini senza dover dimostrare un bisogno urgente. Ma sappiamo tutti che il vero obiettivo è liberare gli immobili per affittarli a prezzi più alti. Il mercato degli affitti è già fuori controllo e questa misura rischia di peggiorare ulteriormente la situazione. Gli affitti continueranno a crescere, rendendo impossibile per molti rimanere nelle loro case. Queste modifiche fanno solo ed esclusivamente, gli interessi dei grandi proprietari mentre non vengono considerati i bisogni delle persone comuni.
In sintesi, entrambe queste proposte rappresentano un chiaro tentativo di ridurre la protezione degli inquilini e di aumentare i profitti delle società immobiliari. È fondamentale votare due NO per fermare questo attacco ai nostri diritti e per proteggere chi, come noi, vuole semplicemente avere accesso a una casa a prezzi ragionevoli.