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Non si potrà più toccare un albero?

Leggendo i messaggi degli oppositori all’iniziativa per la biodiversità sparsi ovunque nel cantone c’è da restare sconcertati. Se dovesse vincere il ‘Sì’, Ficedula dovrebbe ad esempio accantonare i suoi progetti a favore di due specie simbolo, la Balia dal collare e il Succiacapre? Se fosse veramente così a nessuno di noi sarebbe venuto in mente di sostenere l’iniziativa! L’Associazione per lo studio e la conservazione degli uccelli della Svizzera italiana da lungo tempo collabora con la sezione forestale, gli altri uffici cantonali e gli operatori forestali nella consulenza per il ripristino delle selve castanili e per il diradamento del bosco e la creazione di spazi aperti per mantenere e sostenere una delle specie più misteriose e affascinanti del bosco rado. Questa misura costituisce un indubbio vantaggio per un bel numero di specie poco diffuse, non solo per il fagiano di monte. I monitoraggi dell’avifauna, iniziati in Ticino con un progetto pilota nel 1997 e poi estesi a tutta la Svizzera, ci mostrano almeno nel nostro cantone molte tendenze positive per le specie comuni dei boschi, al contrario di quelle del paesaggio agricolo delle pianure. Le aperture e il contenimento dell’espansione del bosco giovano anche all’agricoltura di montagna ricreando spazi interessanti soprattutto per ovini e caprini. Certo dovranno essere messe in atto misure funzionali per il mantenimento di questa economia. Ficedula non ha mai fatto mistero di un suo grande sogno, quello di un nuovo slancio collettivo per la natura e l’economia della montagna ticinese, le regioni periferiche, passante attraverso la collaborazione a tutti i livelli dei portatori d’interesse. Ecco dove recuperare lo spazio per promuovere non solo la biodiversità ma anche l’agricoltura. Un processo questo che avrà bisogno di tempi lunghi e risorse iniziali ma permetterà successivamente di risparmiare parecchi soldi e anche di fare economia sostenibile. Le campagne disinformative contro associazioni, ricercatori e professionisti della conservazione, sotto gli occhi di tutti, costituiscono però un serio problema a continuare con la collaborazione per chi ha sempre coerentemente sostenuto il settore agricolo. Ficedula invita a sostenere l’iniziativa Biodiversità il 22 settembre.

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