Il prossimo 3 marzo si andrà a votare su un’iniziativa popolare che propone di aumentare l’età pensionabile parallelamente all’aumento dell’aspettativa di vita.
In una società dove i livelli di malattie mentali e suicidi sono vertiginosamente alti e in continuo aumento a causa della scarsa qualità di vita subita dal ceto medio basso, vale a dire la maggior parte della popolazione, pretendere che le persone rinuncino alla loro anzianità è quanto meno oltraggioso.
Una persona, dopo aver lavorato tutta la vita, ha il diritto di andare in pensione e vivere tranquillamente gli ultimi anni della propria vita; con questa proposta tale diritto viene meno.
Se dovesse passare il sì alle urne le persone appartenenti al ceto medio-basso, non potendosi permettere di andare in pensione anticipatamente e quindi di ricevere una rendita Avs ridotta, dovranno lavorare fino a 67 anni e anche di più; le persone appartenenti alle organizzazioni padronali che portano avanti questa proposta invece potranno benissimo andare in pensione a 50 anni perché hanno tutto il patrimonio disponibile per poterselo permettere.
Inoltre le persone con delle professioni più pesanti tendenzialmente hanno un’aspettativa di vita più breve e maggiori problemi di salute; in considerazione di ciò la presente proposta colpisce principalmente le persone che svolgono questi impieghi, come il personale sanitario, edile ecc.
Questo oltre a essere ingiusto è inaccettabile!
Per tutti questi motivi invito tutti a votare No all’iniziativa sulle pensioni.